“Migranti più sicuri di panettieri e ristoratori? Il sindaco Orlando rispetti i lavoratori danneggiati dalla pandemia”. Lo dice Alessandro Anello, commissario provinciale della Lega, commentando le dichiarazioni del primo cittadino di Palermo, Leoluca Orlando, che in un’intervista rilasciata al quotidiano La Stampa, sul rapporto fra immigrazione e contagio da Coronavirus parla dei migranti come “più sicuri di panettieri e ristoratori”.
“Capisco che il sindaco di Palermo vorrebbe un’Europa fatta di immigrazione senza freni e regole pari a zero come quella che vuole la capitana Rackete e tutto il sistema delle Ong – aggiunge Anello – ma che per giustificare la condotta vergognosa di un governo Conte e Lamorgese che mortifica la Sicilia rendendola praticamente il campo profughi d’Europa, Orlando adesso si spinga addirittura a dire che i migranti sarebbero più sicuri dei lavoratori palermitani, come di tutto lo Stivale, è come mettere il dito negli occhi ai sacrifici, alle notti insonni, di tutti i titolari di attività produttive obbligati alla chiusura delle saracinesche per mesi dal governo Pd-5Stelle”.
Anello interviene anche sulle dichiarazioni del primo cittadino del capoluogo siciliano in merito all’ordinanza di sgombero di tutti i centri di accoglienza e hotspot di migranti presenti in Sicilia, firmata dal presidente della Regione Nello Musumeci.
“Anziché dimettersi e liberare Palermo dallo sfascio al quale l’ha condannata – dice Anello – Orlando contesta l’ordinanza del presidente Musumeci, bollandolo addirittura come razzista. Si rassegni, il sindaco di Palermo: la Lega non permetterà una gestione dell’immigrazione senza regole e difenderà sempre gli interessi dei cittadini. Orlando pensi piuttosto a preparare le valigie e lasciare in fretta Palazzo delle Aquile visto che è pronta una mozione di sfiducia nei suoi confronti. I palermitani – conclude Anello – non possono continuare a pagare le conseguenze di una condotta cieca, sorda, da parte dell’amministrazione da lui guidata”.