«Capisco che qualcuno della maggioranza non abbia gradito certe scelte, ma io sono il presidente della Regione e ho diritto di prendere le decisioni, perché la faccia alla fine ce la metto io». Con queste parole Rosario Crocetta cerca di sedare i contrasti in vista delle nomine per le poltrone che contano e intende mettervi uomini di sua fiducia, da Ingroia a Fiumefreddo passando per il tunisino Sami Ben Abdelali. E’ un modo per tirare dritto senza badare alle ingerenze e alla critiche. Sicilia futura, a partire da Salvatore Cascio, ad esempio, non ha per nulla gradito la scelta di nominare Ben Abdelali all’ Ircac e oltretutto dopo averlo fatto transitare nell’ufficio di gabinetto della assessora Luisa Lantieri. Ingroia andrebbe a Sicilia digitale e Fiumefreddo a Riscossione Sicilia, mentre Gaetano Montalbano alla Seus. E anche se Crocetta alza la voce, nel frattempo tratta. All’ Istituto Vino e Olio lascia campo libero ad Antonello Cracolici (è in pole position Vincenzo Cusumano, dirigente dell’Agricoltura), mentre sulla Crias lascia scontrarsi Sicilia futura e i Centristi di Gianpiero D’Alia. Domani Crocetta potrebbe nominare il nuovo dirigente generale dell’Urbanistica: in pole Manlio Munafò, nome gradito al “cerchio magico” ed ex commissario della Provincia di Palermo.