A San Pietro, lunedì mattina ci saranno tutti. O almeno, pare proprio che l’andazzo sia questo, ovvero quello della partecipazione di massa per protestare, per dire no a quello che viene visto come un blocco, l’ennesimo, ad una economia che stenta a ripartire. Gli edili e tutto l’indotto sono stati chiamati a raccolta, per far sentire la propria voce proprio nel giorno in cui il tanto discusso, e a tratti vituperato, piano paesaggistico viene presentato alla città, ovvero, lunedì 20 Marzo alle ore 10 presso il complesso monumentale San Pietro. Giovedì 16 si è svolto il consiglio comunale aperto a Palazzo VII Aprile. Il presidente del consiglio comunale Vincenzo Sturiano, si è espresso sfavorevolmente rispetto a quello che ritiene «una mortificazione per la città e in particolare della zona nord» e parla di «mancata concertazione con l’assessorato regionale ai Beni Culturali, tutto verrà rallentato, ogni concessione dovrà passare dalla Sovraintendenza, il cui parere è vincolante». «L’ambiente e il territorio è giusto che vengano rispettati – continua Sturiano – ma è necessario che si abbia una idea ben chiara di quello che è lo sviluppo della nostra città». E così anche gli ordini dei geometri degli architetti e degli ingegneri, presenti in aula, hanno sottolineato le criticità di un piano che porterebbe secondo loro al collasso dell’economia marsalese. L’unica voce fuori dal coro è stata quella di Letizia Pipitone, avvocato e presidente di Legambiente Petrosino che è favorevole a questo piano secondo la quale «si assiste a un fenomeno di cementificazione costante e inarrestabile nel nostro territorio». La Pipitone però è stata ben presto zittita dalle proteste dei professionisti del settore che naturalmente dissentono dal blocco delle costruzioni. C’è chi vorrebbe ricorrere al Tar come il senatore pietro Pizzo per impugnare il piano ma ovviamente le cose così andrebbero fin troppo per le lunghe e c’è bisogno di risposte certe e in tempi brevi dato che l’economia langue.
Lunedì, dunque, architetti, geometri e addetti ai lavori, lanciano un invito a tutti i componenti dell’indotto (elettricisti, tubisti, muratori, costruttori, etc.) per protestare in massa in occasione della presentazione del Piano. Staremo a vedere.