Di seguito proponiamo una nostra intervista fatta al Dott. Francesco Marchese, Dirigente dell’Istituto Comprensivo “Mario Nuccio” di Marsala.
Lei si è trovato ad affrontare sia la gestione ordinaria dell’Istituto ma anche l’emergenza Covid-19. Come la sta gestendo?
Si, dal 1 settembre 2019 ho preso, con piacere e onore, la guida di questo Istituto Comprensivo dopo varie esperienze dirigenziale sia in Sicilia che al Nord Italia. Effettivamente questo cambio di prospettiva è stato molto importante. Per quanto riguarda la gestione ordinaria, il mio inserimento alla Mario Nuccio è stato stupendo con una comunità che sa affrontare i problemi con il cuore e con l’anima. Ovviamente si tratta di problemi presenti in ogni scuola, problemi che già conoscevo essendo stato dirigente scolastico in altri istituto comprensivi di altre regioni. Credo il miglior pregio della Mario Nuccio sia quello di affrontare queste questioni in modo unitario e con passione. Per quanto riguarda la gestione straordinaria del Covid-19, che nessuno si aspettava, sta impegnando la società civile e le scuole visto che queste ultime sono molto esposte perché hanno a che fare con alunni, docenti, personale Ata, staff, aziende che collaborano tramite servizi erogati alla scuola, quindi la comunità scolastica deve mettere in atto dei strumenti di tutela. Proprio per questi motivi il nostro istituto già da 18 marzo adotta un regime di lavoro agile per quando riguarda il personale di segreteria, il DSGA e e tutti i collaboratori scolastici. Quindi si lavora da casa ma fornendo sempre lo stesso contributo amministrativo e contabile; certamente con delle difficoltà perchè abbiamo anche dovuto comprare dei software specifici che ci permettessero di lavorare da remoto ma grazie alla collaborazione di tutti e del dott. Marcello Genna abbiamo affrontato ogni ostacolo. Da più di un mese gli alunni non vengono a scuola e infatti stiamo lavorando molto sulla didattica a distanza.
A proposito di diattica a distanza, il suo, come molti altri nel territorio e in tutta Italia, è un Istituto dove vi sono tantissimi ragazzi con esigenze specifiche per l’apprendimento. Riescono le famiglie a supportare i propri figli in questa didattica a distanza ?
Si, questo è un tema molto importante perchè la didattica a distanza viene molto spinta dal Ministero e personalmente condivido questa scelta perchè è un momento importantissimo nel quale le scuole riescono a mantenere il contatto con i propri alunni. Certamente per farla abbiamo bisogno di risorse economiche e umane. Allora come si sta muovendo la scuola? la mia nel caso specifico, ha attivato una piattaforma di didattica a distanza molto importante che è la G suite di Google che con costi bassissimi ci sta permettendo di connettere in rete tutti i docenti e tutti gli alunni, che sono circa 900. Per chiudere il cerchio della DAD, oltre alla gestione fatta dal team digitale della scuola, c’è anche bisogno di device cioè di tablet, pc o chiavette di connessione anche perchè la mia scuola insiste in aree di alta dispersione scolastica e forte difficoltà economica; proprio lì c’è bisogno di risorse strumentali. Siamo riusciti ad intercettare, tramite apposita domanda, 1.500 euro da parte della Regione Sicilia per l’acquisto di tablet e pc, proprio ieri ci hanno dato la notifica di uno stanziamento per la nostra scuola di circa 15 /16.00 euro, il comune di marsala ci ha dato circa 3.500 euro per la sanificazione e l’acquisto dei prodotti di pulizia. Bisogna comunque tenere a mente che per una scuola come la nostra questo è ancora poco perchè molte sono le famiglie che hanno fatto richieste di dispositivi o chiavette per la connessione. Io spero di riuscire, prima che finisca l’attività didattica, ad intercettare altri contributi. Conto di poter riuscire a rispondere alle esigenze di tutti poiché il diritto all’istruzione, anche a distanza, deve essere garantito. Su questo fronte sarò sempre in prima linea.
All’intero di un cambiamento didattico così drastico e veloce, che risposta hanno fornito le famiglie dei vostri studenti?
Le famiglie della nostra scuola stanno rispondendo benissimo. Sono rimasto io stesso molto sorpreso dalla grande risposta che stanno dando. Per poter far fare ad un alunno la formazione a distanza c’è bisogno di compilare una certa modulistica per la privacy, il che sembra cosa semplice ma fatta a distanza senza che le famiglie abbiano, in taluni casi, una stampante o una email diventa tutto molto complesso. Molte famiglie si aiutano tra di loro, collaborano con i nostri docenti e con il team digitale stando per ore al telefono facendosi indicare passo dopo passo ciò che devono fare. Abbiamo già circa 450 alunni accreditati, dato insperato fino a qualche giorno fa, ciò voul dire che i docenti, il team digitale, le personale di segreteria sono stati bravi e competenti. A tal proposito, proprio in questi giorni, ho scritto una lettera di soddisfacimento e ringraziamento per il grandissimo lavoro che stanno facendo.
Un messaggio che vuole dare agli studenti e ai familiari?
Il messaggio è di stare uniti e di avere fiducia nella scuola, che è l’ente formativo per eccellenza. Questa permette la crescita sana dei ragazzi, piena di valori, che gli consentirà di possedere contezza di sé, dei loro limiti e delle loro possibilità. Bisogna avere questa fiducia, fiducia che sento che sia aumentata nonostante le difficoltà perché si sta capendo che la mancanza che quell’attività scolastica quotidiana oggi è veramente ricercata, è un qualcosa che ci stiamo rendendo conto essere alla base. La scuola è al centro del sistema sociale. Ovviamente sono importantissimi i medici, gli infermieri, i dirigenti, e i politici però la scuola, con la sua comunità educante, penso stia facendo tantissimo mettendo in campo delle risorse eccezionali.