Diverse sono le denunce sollevate dalle associazioni di consumatori per alcune anomalie nel settore alimentare che riguardano, anche, la provincia di Trapani. Il Codacons in prima linea, ha chiesto l’intervento dei Nas contro le speculazioni sui listini. Il governatore Musumeci chiama a supporto dei controlli, il Nucleo operativo per la sicurezza agroalimentare del Corpo forestale. Sotto tiro i prezzi del fresco: carne, pesce, frutta e verdura. Si tratta della prima categoria di alimenti che subisce variazioni anche in condizioni di normalità, dettate da un ammanco di offerta per diverse ragioni. Secondo logica di mercato se la materia prima manca, il prezzo aumenta.
Abbiamo cercato spiegazioni dagli addetti ai lavori. “Sarà difficile garantire le offerte promozionali poiché si cercherà di assicurare la presenza di tutti i prodotti negli scaffali avvalendosi delle scorte di magazzino e proponendo eventuali sconti sulla tipologia di merce piuttosto che sui marchi – ci spiega Antonio Cappitelli, operatore del settore alimentare – Qualche grande azienda di grande produzione ha già provveduto a comunicare la riduzione dell’assortimento, prediligendo merce per il consumo di massa. In sostanza, riducono gli assortimenti per mancanza di manodopera. La merce fresca normalmente, però, subisce variazioni di prezzo a seguito della difficoltà delle forniture: pensiamo al largo consumo di carne di pollo che comincia a scarseggiare o alla produzione di ortaggi freschi compromessa da eventuali intemperie climatiche”. In sostanza, non ci sarà alcuna giustificazione ad aumenti spropositati sugli alimenti, ed eventuali anomalie vanno denunciate alle autorità di competenza.
Antonella Lusseri