Con i due casi ufficializzati ieri pomeriggio a Mazara del Vallo, sale a 44 il numero dei pazienti positivi al Coronavirus in provincia di Trapani.
I due nuovi casi sarebbero estranei l’uno all’altro: si tratterebbe infatti di persone provenienti da due diversi viaggi all’estero.
Con questi diventano 4 i casi registrati nella città.
Invariati gli altri dati: 7 i casi che arrivano dalla città di Alcamo, 6 dalla città di Marsala ed altrettanti da Trapani., 2 i casi a Castelvetrano, 1 a Erice e 1 a Valderice.
Quella di ieri è stata una giornata difficile per Salemi che, con 15 casi registrati, ha il maggior numero di contagiati. Da ieri sono state messe in campo le ulteriori misure restrittive previste dall’ordinanza firmata dal Presidente della Regione, Nello Musumeci. In entrata ed uscita dalla città sono stati dunque avviati una serie di controlli da parte delle Forze dell’Ordine per verificare che si sposti solo chi deve.
“E’ stata una lunga giornata fatta di incontri e contatti continui con la Regione e con la Prefettura di Trapani che coordina le forze dell’ordine per giungere ad alcuni chiarimenti sull’applicazione dell’ordinanza del presidente della Regione” – ha scritto il Sindaco di Salemi Domenico Venuti sul suo profilo Facebook.
Da ieri e fino al 15 aprile, l’ordinanza impedisce l’ingresso e l’allontanamento dal territorio comunale, sia con mezzi pubblici che privati.
Possono passare gli operatori sanitari e socio-sanitari, il personale impegnato nell’assistenza alle attività inerenti l’emergenza e gli esercenti delle attività consentite e quelle strettamente strumentali alle stesse, con obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale. Sospese le attività degli uffici pubblici ad eccezione dei servizi essenziali e di pubblica utilità.
Accesso libero e regolare invece per merci, generi alimentari e farmaci.
“Ci sarà bisogno di un po’ di pazienza ma dopo i primi giorni di rodaggio l’intera macchina andrà più spedita. – scrive il Sindaco Venuti sulla sua pagina Facebook – Auspico che per quei lavoratori non impegnati nei servizi essenziali si utilizzino tutti gli strumenti messi in campo dallo Stato con il suo sistema previdenziale, concordandoli con le aziende, per salvaguardare i posti di lavoro. Mi rivolgo alle imprese affinché collaborino con i propri dipendenti alla ricerca delle migliori soluzioni, così come sta facendo Poste Italiane che, anche con l’intervento del prefetto, sta elaborando un piano per i lavoratori degli uffici di Salemi. Siamo davanti a una crisi globale senza precedenti negli ultimi 70 anni e tutti ci stiamo cimentando con un cambio di abitudini repentino: servono pazienza e abnegazione” .
Venuti si rivolge anche a tutti i cittadini: “Se resteremo uniti – continua Venuti – ce la faremo, supereremo questo momento e potremo guardare con fiducia al futuro. Ma in questo momento è necessario che ognuno faccia la propria parte con i propri comportamenti rispettando le regole, accettando i controlli e rimanendo in casa per contenere il diffondersi del virus”.