venerdì, Novembre 22, 2024
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Referendum per il lavoro, la Cgil scrive al Prefetto di Trapani

Una lettera indirizzata a tutti i Prefetti d’Italia affinché chiedano alla presidenza del Consiglio dei ministri di fissare la data del voto per il referendum popolare per il lavoro promosso dalla Cgil. Stamani il segretario generale della Cgil di Trapani Filippo Cutrona ha consegnato al prefetto Giuseppe Priolo la lettera, a firma della segretaria generale della Cgil Susanna Camusso, nella quale si evidenzia anche la necessità di far coincidere la data delle elezioni amministrative con quella del referendum.

Nel ruolo di presidente del comitato per i 2 Si ai referendum popolari per il Lavoro, Susanna Camusso si rivolge ai prefetti affinché chiedano al Governo di fissare al più presto la data del voto referendario così da far sapere ai cittadini quando dovranno recarsi alle urne, consentendogli di potersi documentare e decidere, dunque, come esprimersi.

“Il periodo – si legge nella lettera – nel quale si dovrà votare per il referendum coincide con il voto amministrativo in diverse realtà del Paese. Per questo riteniamo che sarebbe utile per l’Italia abbinare il voto amministrativo con quello referendario sia per il risparmio di denaro pubblico che ne deriverebbe sia per evitare una doppia interruzione dell’anno scolastico”.

In particolare, per il referendum “Libera il lavoro con 2 Si. Tutta un’altra Italia” i cittadini saranno chiamati a esprimersi su due quesiti che riguardano “l’abrogazione dei voucher” e la “responsabilità solidale in materia di appalti”. Un referendum, quello promosso dalla Cgil, che vuol essere di tutte le cittadine e i cittadini affinché con il loro voto possano liberare il lavoro dalla precarietà e riaffermare diritti che sono stati cancellati. “Ciò che vogliamo – dice il segretario generale della Cgil di Trapani Filippo Cutrona – è abolire i voucher, ovvero i ticket nati per i mini impiego, ma che negli anni hanno sostituito il lavoro a tempo indeterminato generando solo precarietà, e difendere i diritti dei lavoratori coinvolti nelle esternalizzazioni e nei cambi di appalto”.

 

 

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