“Con quali criteri sono stati assegnati i fondi del Piano per lo sviluppo rurale 2014-2020?”: se lo chiede Valentina Palmeri, deputata regionale del Movimento 5 Stelle, che ha presentato un’interrogazione all’Ars per conoscere l’iter procedurale relativo alla misura 6,1 aperta ai giovani imprenditori, alla luce delle notizie di stampa secondo le quali ci sarebbe stata una mancata verifica, da parte della Regione, del punteggio auto-attribuitosi da 999 aziende per entrare nella graduatoria del bando da 235 mln €, destinato all’agricoltura siciliana.
“Molte aziende che hanno partecipato al bando della cosiddetta misura 6.1 – ricostruisce Palmeri – sono rimaste fuori dalla graduatoria definitiva pubblicata lo scorso anno, dopo l’esame delle pratiche da parte delle commissioni. L’assessorato regionale dell’Agricoltura ha quindi sospeso gli effetti della graduatoria e riaperto i termini per 30 giorni, per un riesame delle istanze. Il risultato è stato uno stravolgimento della graduatoria, ricomposta da parte di nuovi membri, con ricorsi al Tar da parte di aziende che si sono sentite penalizzate. Il Tar, secondo quanto riporta la stampa, avrebbe puntato il dito sulle mancate verifiche dei punteggi da parte della Regione. Il Cga, a seguito del ricorso in appello proposto dalla Regione, sospendeva l’ordinanza del Tar. Una vicenda complessa e che somiglia a un rebus: non si capiscono i criteri di assegnazione delle risorse e quindi chiediamo che sia il governo a fare la dovuta chiarezza in aula, chiarendo diversi punti meglio specificati nell’interrogazione”, conclude Palmeri.
“Tanti giovani agricoltori siciliani sono stati lasciati in balia dei pasticci di una classe dirigente evidentemente non all’altezza. Bisogna urgentemente far chiarezza su come siano stati riassegnati i fondi PSR 2014-2020 per la cosiddetta misura 6.1”. Così, il senatore cinquestelle Fabrizio Trentacoste, componente della commissione Agricoltura del Senato. “In questi mesi, – aggiunge il parlamentare – sono stato contattato da molti giovani agricoltori incappati involontariamente in questa assurda vicenda, chiedono risposte concrete e la possibilità che si proceda prima possibile con eventuali scorrimenti della graduatoria. Si tratta della stessa richiesta che adesso, insieme al gruppo parlamentare all’Ars del Movimento 5 Stelle, avanziamo al presidente della Regione e all’assessore regionale dell’Agricoltura, certi di un riscontro celere, vista la sensibilità del tema. Con i soldi pubblici non si scherza, a maggior ragione quando questi si rivelano indispensabili per la stessa sopravvivenza delle imprese agricole nella nostra Isola”.