«È inconcepibile e irriguardoso che, per l’ennesima volta, l’Anas dimostri di non avere rispetto per la pazienza dei siciliani».
Non usa mezzi termini il presidente della Regione Nello Musumeci nel commentare il caos determinatosi lungo il percorso alternativo all’autostrada Palermo-Catania. Un tragitto obbligatorio per i mezzi pesanti, dopo che il viadotto Cannatello è stato considerato a rischio crollo. Il protrarsi delle operazioni di soccorso di un tir, andato fuori strada, ha costretto ieri decine di altri autisti a passare la notte all’addiaccio.
«Le nostre autostrade – sottolinea il governatore- continuano a cadere a pezzi nella impotenza di chi dovrebbe assicurarne la piena efficienza. Ho grande rispetto per i vertici siciliani dell’azienda di Stato, ma a Roma debbono capire che nell’Isola siamo stanchi della politica del “rappezzo”, un modus operandi che non ha né capo né coda, che denuncia una totale mancanza di strategia e che vive soltanto di soluzioni tampone, rivelatesi spesso inadeguate e rischiose».
«Voglio escludere la mala fede – aggiunge Musumeci – ma, proprio per questo, non posso che ribadire, ancora una volta, l’assoluta inadeguatezza dell’Anas ad affrontare e risolvere problemi infrastrutturali provocati da almeno quarant’anni di mancata manutenzione. E’ arrivato il momento che questa lunga stagione di colpevole incuria si chiuda per sempre e che, con urgenza, comincino ad arrivare quelle risposte che lo Stato deve alla Sicilia».