L’8 novembre del 1934 un telegramma avvertì Luigi Pirandello di aver vinto il Premio Nobel per la letteratura tramite queste immortali parole : “per il suo audace e ingegnoso rilancio dell’arte drammatica e scenica” .
Di particolare interesse è l’aneddoto secondo cui quando i giornalisti arrivarono nella sua casa di Roma per scattare le foto di rito, egli si trincerò dietro la macchina da scrivere battendo su di essa sempre la stessa parola : “Pagliacciate!”.
Tra l’altro non rilasciò mai dichiarazioni o interviste dopo l’assegnazione del premio, secondo Andrea Camilleri questo non avvenne perché lo scrittore siciliano, se lo avesse fatto, avrebbe dovuto parlare del regime fascista e di Mussolini e preferì il silenzio a quelle parole.