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Trapani: “Settimana del Volontariato”

Può morire una città? Con l’interrogativo tratto da un famoso discorso di Giorgio La Pira, il vescovo Pietro Maria Fragnelli  – nel corso della messa per la festa della dedicazione della Cattedrale che si è tenuta il 24 ottobre – ha aperto la visita pastorale a Trapani. Per dare continuità a quest’appello per la “vita” della città, si è pensato di dedicare la prima settimana di novembre al senso profondo del volontariato e della gratuità intesi come “vocazione” e non semplicemente come “fare qualcosa senza essere pagati”. Vocazione che, attraverso l’impegno quotidiano, si fa scelta di vita e contribuisce a delineare il volto solidale alla città.

  Durante la “settimana del volontariato” (3-10 novembre) gli appuntamenti si terranno tutti nel pomeriggio (ore 16/19), tranne gli ultimi due (sabato 9 e domenica 10: di mattina)  e quasi tutti avranno come sede “L’Arco della Speranza”  (ex Asilo Charitas) che si prepara a diventare un polo del volontariato cittadino.  Gli incontri si apriranno con l’intervento introduttivo di un “esperto” su ciascuno dei temi scelti (uno per ogni giornata della settimana) cui seguiranno delle testimonianze. Alcuni incontri si concluderanno con laboratori o momenti di festa.

           I protagonisti di questa prima edizione saranno: i “ministranti” delle parrocchie, i neolaureati e gli studenti universitari, gli immigrati e gli operatori sociali che se ne occupano a Trapani, i giovani delle tradizioni e i membri di confraternite e ceti; famiglie, associazioni e gruppi impegnati nel dialogo con i diversamente abili o nella promozione di scelte di vita giuste ed ecologiche, sportivi, agricoltori (nella Giornata provinciale del Ringraziamento).

Gli incontri saranno rivolti non solo alla comunità ecclesiale ma a tutta la città, soprattutto a tutte le realtà associative impegnate nel volontariato civico, a tutti quei cittadini che in modo volontario – e spesso gratuito – svolgono  attività di pubblica utilità e di cura della città, al mondo del terzo settore.  

Lo slogan scelto per la Settimana “E giura che mi guarderai lo stesso” è tratta dal brano “L’ultimo desiderio” di Daniele Silvestri.  Ogni chiamata e ogni scelta infatti hanno bisogno di uno sguardo su se stessi e sul mondo uno sguardo che si  fa carico di ogni fragilità e del rischio.  Con l’attenzione ad un passato che è ancora presente e dice appartenenza alla città (tradizioni) ; al presente e alle “presenze” a volte invisibili nel territorio ( disabili, piccole società sportive, educatori); con lo sguardo al futuro pieno di speranza ( migranti, ragazzi, giovani studenti e lavoratori). Tra gli esperti che saranno presenti alla “Settimana del Volontariato”: l’arcivescovo di Monreale Michele Pennisi, don Gionatan De Marco della Conferenza Episcopale italiana, Marco Giordano, docente all’Università di Macerata;  Giuseppe Nortartestano della Lumsa.

Il ricco programma si apre domenica prossima 3 novembre sul tema “Chiamati alla felicità”: un incontro bambini, per ragazzi e giovani, con laboratori ed incontri per fasce d’età: ragazzi (6-14 anni): Chiesa Sant’Agostino con animazione e giochi. Adolescenti e giovani (15-25 anni): Sala Laurentina; Giovani  (25 anni in su): Episcopio – Salone dei Vescovi. Interverranno don Michele Gianola, direttore dell’Ufficio nazionale  per la pastorale delle vocazioni della CEI e Rita Di Pasquale, docente alla Facoltà teologica di Sicilia.  

Alle ore 18.15 si terrà la concelebrazione eucaristica nel VI anniversario dell’ingresso in diocesi del vescovo Pietro Maria Fragnelli.

Lunedì 4  l’incontro sarà dedicato alla cura della diversità con lo sguardo rivolto soprattutto ai disabili. Presso la sede dell’Arco della Speranza con inizio alle ore 16 interverranno Maria Teresa Daniele, pschiatra e psicoterapeuta, autrice di saggi e volumi di divulgazione, docente alla Lumsa di Roma. Seguiranno alcune testimonianze: quella di Patrizia e Francesco Garuccio dell’associazione Giovanni XXIII, coniugi che hanno aperto la loro famiglia naturale all’affido e all’adozione di bambini con disabilità; quella di Annalisa e Gino Gandolfo, educatori della Fondazione “Auxilium” che racconteranno come la loro esperienza professionale li abbia portati ad ampliare il loro servizio ecclesiale e suor Simone Machado, della comunità delle suore Apostole del Sacro Cuore che racconterà la sua esperienza.

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