Giacomo Tranchida, sindaco di Trapani è seriamente preoccupato e lo lascia trasparire dalle parole che usa e dalle dichiarazioni rilasciate al nostro giornale. La lentezza con cui si sta portando avanti la “questione aeroporto” lo insospettisce e non nasconde i suoi timori su quelli che potrebbero essere invece i retroscena di un ben preciso “disegno criminale” ( così come lo ha definito lo stesso sindaco). Tranchida, in pratica, teme che il rischio sia quello di “far perdere la concessione trentennale all’aeroporto “Vincenzo Florio” . Di primo acchito questa dichiarazione può sembrare “esagerata” ma basta documentarsi un pò ed ecco che viene fuori questo dato oggettivo:
Airgest è la società che gestisce l’aeroporto di Birgi ed ha anche la concessione totale dello scalo. Questa concessione è trentennale ed è stata concessa nel 2013, quasi 6 anni fa dunque, a conclusione di un iter iniziato anni prima, nel 2006, e appena 6 mesi dopo il via libera da parte dell’ENAC. Apposero la firma l’allora ministro alle Infrastrutture e Trasporti,Corrado Passera e quello all’economia Vittorio Grilli. Airgest allora venne chiamata ad avviare il piano di sviluppo aeroportuale per far sì che Birgi si confermasse come aeroporto di importanza nazionale. C’è da dire che 6 anni fa, l’andazzo economico era ben diverso. Birgi “volava” alto e i passeggeri erano in crescita. Lo stop di questi ultimi 2 anni potrebbe rimettere in discussione tutto ed è proprio quello che teme Tranchida. Se dovesse continuare così, che fine farà la concessione totale?
Sempre secondo il sindaco di Trapani, “c’è un piano per spartirsi la Sicilia est/ovest, la prima in mano ai privati” e ancora “sarebbe meglio che la magistratura entrasse a gamba tesa nella situazione e intervenisse per fare chiarezza”.
La Magistratura non deve “intervenire a gamba tesa”. Compito della Magistratura è amministrare la giustizia.