Gli alunni dell’Istituto agrario e alberghiero “Damiani” di Marsala non ci stanno. La protesta è dettata da un problema comune a un po’ tutti gli istituti scolastici in Italia, carenti di servizi efficienti di fronte alla ondata di grande freddo. In una nota trasmessa dal comitato studentesco infatti, è stato richiesto un incontro al dirigente scolastico per saperne di più sul perché si debba subire il rischio di venire a scuola e ammalarsi. La risposta: “Non sono previsti fondi per la messa a norma della caldaia e procedere alla sua accensione”. Dove sono finiti allora i proventi di contributi statali ed europei, per non parlare delle tasse pagate al momento delle iscrizioni? Da lì lo stato di agitazione e la richiesta di un’assemblea straordinaria e urgente concessa dalla Presidenza per lunedì 16 gennaio, al fine di definire le iniziative da intraprendere. Sempre attraverso il comunicato, gli studenti invitano gli amministratori ad uno scambio: spostare i dipendenti comunali al “Damiani” e trasferire gli studenti a “Palazzo Riccio”.
Inoltre, gli alunni non si spiegano il perché non si possano utilizzare i locali del Convitto “appartenenti” all’istituto Damiani, dove i riscaldamenti, nei locali che ospitano il corso di enologia, sono funzionanti.
In attesa di spiegazioni, alcuni alunni sono in classe con coperte e scaldamani, altri attuano uno sciopero bianco, altri ancora non sono entrati preferendo rimanere a casa al caldo, aspettando di sapere, al termine dell’assemblea di lunedì prossimo, se procedere ad un esposto da inviare alle autorità competenti.