Minacce di morte all’anziano padre vedovo e al fratello. Per questo motivo la Procura Distrettuale della Repubblica, nell’ambito di indagini a carico di G.C., di anni 49, indagato per i reati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione aggravata, ha richiesto ed ottenuto la misura cautelare in carcere
eseguita dai Carabinieri della Stazione di Riposto.
Le indagini, coordinate dal pool di magistrati qualificati sui reati che riguardano la violenza di genere, hanno consentito di evidenziare come i familiari conviventi dell’indagato abbiano patito una serie di atti vessatori che ne hanno condizionato il sereno vivere quotidiano.
L’uomo, schiavo della dipendenza da sostanze stupefacenti, ha iniziato a tormentare il padre vedovo e il fratello pur di ottenere giornalmente il denaro utile all’acquisto della droga e per soddisfare le
proprie esigenze personali.
L’escalation degli episodi, sfociati in minacce di morte, percosse e danneggiamento degli arredi di casa, ha sortito un primo provvedimento dell’Autorità Giudiziaria che, puntualmente informata dai
carabinieri del luogo, ha emesso nei confronti dell’indagato una misura cautelare consistita nel divieto di avvicinamento alla casa familiare a distanza inferiore a 1 Km nonché una distanza inferiore di 200 metri dalle persone offese.
Provvedimento disatteso in diverse circostanze dall’uomo che, non potendo più tormentare il padre,
nel frattempo ricoverato in una struttura sanitaria per l’insorgere di una grave patologia, ha perseguitato il fratello infrangendo di fatto gli obblighi impostigli dalla misura cautelare.
I militari, su denuncia della persona offesa, hanno accertato le violazioni dell’indagato tramite servizi di pedinamento ed osservazione che trasposti in una nuova informativa hanno consentito al giudice, su proposta del magistrato titolare delle indagini, di aggravarne la misura con consecutivo
ordine di arresto e traduzione nel carcere di Catania Piazza Lanza.