venerdì, Novembre 22, 2024
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Barrique: il legno che fa la differenza

L’ invecchiamento del vino nelle botti nasce, come idea, in Francia. La botte di legno era usata come contenitore per trasportare il vino ma poi, i francesi, capirono che “sostando” in quelle condizioni, il prezioso liquido non subiva lo stress da viaggio e manteneva inalterate le sue proprietà organolettiche. Il termine barrique infatti deriva dal francese e significa “botte di rovere”.

Alla parola vino è spesso associata la parola botte, e non è un caso che proprio questo attraente contenitore, regali al vino un profumo speziato inconfondibile. E’ la magia del legno che ammalia naso e palato, olfatto e gusto. E ogni legno usato conferisce al vino una caratteristica che lo farà distinguere dagli altri.

Il legno di Quercia americana, è conosciuto per cedere al vino potenti aromi di spezie. Se in cantina, non si prendono le dovute precauzioni, si rischia di ottenere un vino invecchiato e sovrastato dal suo aroma ingombrante
 
La rovere francese dà al vino una particolare fragranza che ricorda le spezie dove non manca un leggero tocco vanigliato. Il rovere cede molto lentamente la sua delicatezza speziata, caratteristica che consente una certa tranquillità in cantina.

Quali sono i vini da affinare in barrique? E’ possibile invecchiare nella botte i vini in grado di “reggere” il legno. Un cabernet non può subire un invecchiamento prolungato come un Pinot Nero, per non parlare di tutti i vini bianchi che temono, nel loro sapore, una prevaricazione del legno che non deve mai sovrastare ma essere un arricchimento per il vino stesso.

In pratica è tutta una questione di equilibrio e sta alla bravura di chi lavora in cantina a dosare bene il tempo di permanenza del vino in barrique e la scelta del legno della botte.
La barrique tende a dare al vino aromi di spezie su toni di vaniglia.

Lo scambio di ossigeno che avviene durante questa fase di affinamento permette di avere un vino più morbido e meno astringente in base ovviamente alla tipologia di vino, alla tostatura e alla tipologia di quercia usata.


COME FUNZIONA L’AFFINAMENTO IN BARRIQUE?

Volendo schematizzare per i meno esperti in materia, ecco cosa succede quando un vino si affina in barrique. La barrique tende a dare al vino aromi di spezie, di affumicato con particolare accento su toni di vaniglia. Il lento scambio di ossigeno che avviene durante questa fase di affinamento permette di avere un vino più morbido e meno astringente in base ovviamente alla tipologia di vino e alla tostatura nonché tipologia di quercia usata. L’abilità e il buonsenso di chi sta in cantina serve proprio per dosaretutto questo. Il rapporto tra vino e botte è un connubio millenario che si è consumato fin dalla notte dei tempi e ancora oggi continua nel silenzioso buio delle cantine.  

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