Il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè è ottimista. La visita a Palermo del presidente cinese e consorte lo fa ben sperare a tal punto che azzarda un futuro roseo per gli aeroporti siciliani che addirittura, a suo ben dire, raddoppieranno appena si sarà sparsa al voce in Cina che Xi Jinping è stato qui, da noi, nella nostra meravigliosa Isola. Altro che crisi per Birgi e Comiso. Non basteraano più neanche quelli che già ci sono.
Miccichè e sua moglie Elena hanno accolto, ieri pomeriggio, a Palazzo dei Normanni, il presidente della Repubblica popolare cinese, Xi Jinping e la moglie Peng Liyuan. Benché la Cina sia molto ricca di opere d’arte, Xi e la moglie non hanno nascosto lo stupore per la bellezza del Palazzo Reale e della Cappella Palatina, dove hanno concentrato la loro attenzione sui serpenti-draghi, mirabilmente illustrati da Giovanni Scaduto, storico dell’arte della Fondazione “Federico II”. Decorazioni che hanno
molte somiglianze con quelle cinesi.
Xi Jinping ha attraversato la Sala dei Viceré, ha visitato la Sala Pompeiana e la Sala cinese, dove ha subito notato che alcune scritte in cinese “non hanno alcun significato”, ha detto. Lungo il corridoio che porta alla Stanza di Ruggero, si è soffermato davanti ad un quadro raffigurante la Palazzina cinese di Palermo e ha chiesto: “Esiste ancora?”
“Questa mia visita a Palermo – ha detto Xi – è stato un grande spot per la città e la Sicilia. Sono sicuro che in futuro verranno milioni di turisti cinesi”.
Ma la sorpresa maggiore per Xi è stata l’esibizione del puparo più giovane del mondo, Antonio Trancredi Cadili, di 8 anni, che, nella Torre Pisana, ha rappresentato un brano dell’Opera dei Pupi: il dialogo tra Orlando e la bellissima Angelica, che era originaria del Catai, la nuova Cina. Come dire che i rapporti tra la Sicilia e la Cina affondano le radici nei secoli. Alla fine della breve rappresentazione, il presidente Miccichè ha donato al presidente cinese il pupo rappresentante Angelica.
“Avere dato il benvenuto al presidente della Cina e alla moglie – ha detto Antonio Tancredi Cadili – resterà per sempre nel mio cuore. Ringrazio il presidente Miccichè di avermi dato questa opportunità. Spero un giorno di potere andare in Cina con lo stesso presidente dell’Ars”.
Particolarmente colpito dalla bravura di Antonio, il presidente Xi ha aggiunto che“anche in Cina, nella provincia del Fujian, c’è uno spettacolo di pupi e sarei felice di invitarti per fartelo vedere”, ha detto, rivolgendosi al piccolo puparo. La moglie Peng Liyuan si è intrattenuta a parlare con il sottosegretario allo Sviluppo economico, Michele Geraci che per anni ha vissuto in Cina e, commentando la performance di Andrea Bocelli, al Quirinale, ha sottolineato che Puccini scrisse laTurandot pur non essendo mai stato in Cina.
A conclusione della visita, il presidente dell’Assemblea regionale, Miccichè, ha precisato che “non si è parlato né di accordi, né di affari. È venuto qui in vacanza e ci ha fatto il regalo migliore, perché, conoscendo il mondo cinese, appena si saprà che il presidente Xi è venuto qui per turismo, dovremo raddoppiare gli aeroporti”.