Il 18 marzo dalle 9.00 la scuola sarà aperta alla cittadinanza per la manifestazione. Intanto da settimane è attivo il laboratorio dei panuzzi, con la collaborazione delle mamme, per l’allestimento dell’altare
La tradizione dell’Ammitu di San Giuseppe rivive con le parole, i gesti, l’interpretazione degli alunni del plesso “Casazze” dell’Istituto comprensivo “Stefano Pellegrino”.
L’appuntamento è per il prossimo 18 marzo alle 9,00, giorno in cui il plesso accoglierà una manifestazione alla quale stanno lavorando in sinergia, mamme, alunni e insegnanti.
“Abbiamo voluto riprendere e fare nostra una tradizione della borgata e trasformarla in un’occasione di crescita per i nostri bambini e al tempo stesso aprire al territorio attraverso la collaborazione attiva delle famiglie che hanno accolto con entusiasmo la nostra proposta”, spiegano le insegnanti Maria Teresa Mezzapelle, Manuela La Torre, Maria Pia Pugliese e Mimma Santo.
Da settimane la scuola, dotata di una cucina che da anni viene utilizzata per la preparazione dei pasti del servizio mensa, accoglie anche un laboratorio di panificazione artistica per la realizzazione dei tradizionali panuzzi di San Giuseppe, gioielli di acqua e farina che adorneranno un altare dedicato, anche questo visitabile dal 18 marzo fino alle vacanze pasquali.
“La realizzazione dei panuzzi – aggiungono le docenti – ha visto il coinvolgimento attivo degli alunni disabili, visto che l’attività di impasto, decorazione e rifinitura favorisce la motricità fine e il coordinamento oculo manuale”.
Non solo pane, nella giornata del 18 marzo, la festa inizierà già nel cortile della scuola dove sarà messo in scena il tradizionale “tuppi tuppi”: la richiesta di alloggio da parte della Sacra Famiglia, ovviamente interpretata da tre alunni. Seguiranno danze tipiche, canti e recita di poesie dialettali e non.
“I testi scelti provengono da una ricerca svolta nelle scorse settimane – continuano le insegnanti – e riguardano da una parte la tradizione religiosa locale, dall’altra canzoni attinenti alla festa del papà”.
L’intera manifestazione sarà aperta al pubblico per tutta la mattinata. Parte fondante della giornata sarà la cena, secondo la tradizione: le mamme prepareranno 101 pietanze che saranno servite a Gesù, Giuseppe e Maria.
Dopo la manifestazione, i cibi saranno donati in beneficenza a famiglie indigenti del territorio. “Crediamo profondamente che solo con la collaborazione efficace tra scuola e famiglie si ottiene la vera formazione dei giovani – ha detto la dirigente scolastica Nicoletta Drago –. La scuola si fa così centro di aggregazione e crescita, luogo dove si forgia il futuro partendo dal bello che ci insegna il passato”.