I lavori di messa in sicurezza con adeguamento di impianto elettrico, copertura, pavimentazione, servizi igienici e spogliatoi, hanno certamente contribuito a rendere il Palazzetto dello Sport comunale di Mazara del Vallo una struttura certamente più funzionante e attrezzata. Purtroppo però, per via probabilmente degli spalti ed altre componenti interne che non destano una veste poi così rinnovata rispetto a una trentina di anni fa e forse anche per la mancanza di manutenzione da parte dei campetti di calcio all’aperto il complesso sportivo di contrada affacciata, continua a presentare agli occhi di chi veramente ama lo sport, l’aspetto di un luogo un po’ abbandonato a se stesso.
Il tutto, nonostante i 700.000 € spesi lo scorso inverno per il ripristino della struttura e i tanti eventi in programma della cui organizzazione si è parlato molto a cui a fare da contraltare, contribuiscono anche la totale assenza di illuminazione stradale ed il dissesto ambientale circostanti.
La nota stonata per le orecchie dell’amministrazione comunale giungono dal selezionatore della nazionale di basket in carrozzina, Carlo Di Giusto, presente al Palasport di Mazara qualche settimana fa insieme a staff e giocatori della formazione dell’Olympic Basket Trapani, con i quali ha trascorso due intense giornate di formazione e allenamento in vista dell’inizio del campionato di Serie B.
Alla domanda su quale idea si sia fatto dell’impianto sportivo che hanno presentato davanti ai suoi occhi, il coach ha risposto: «Credo che rappresenti un po’ lo specchio di questo nostro Paese dalle mille sfaccettature e che non sfrutta abbastanza le tante cose belle e positive che possiede.
Non accetto – aggiunge Di Giusto – il discorso della crisi ecnomica dietro cui tanto si celano certi politici e le difficoltà nel tenere in piedi le risorse di un comune una regione e del Paese per non investire dei soldi che magari in futuro potrebbero far risparmiare tantissimo. Ho avuto l’opportunità in passato di vedere tanti palazzetti e palestre scolastiche abbandonate a se stesse e versare in situazioni tali da arrivare a livelli di inutilità che per essere rimesse in piedi si è costretti a triplicare i costi di manutenzione e questo è uno dei gravissimi errori culturali che questo Paese continua a commettere».
Un pensiero che vede la pronta risposta da chi ha in carico le sorti dello sport a Mazara del Vallo, come per esempio l’Assessore Vito Billardello, il quale però ribadisce che, proprio dal basket in carrozzina e dall’Olympic Basket Trapani in particolare, stanno arrivando segnali utili per far si che gli impianti sportivi mazaresi brillino di luce riflessa: «Per il Palazzetto dello Sport stiamo lavorando a 360 gradi – dichiara Billardello -, in particolare per il basket in carrozzina mettendo a disposizione la struttura per gli allenamenti dell’Oympic Basket Trapani.
La stessa società trapanese – aggiunge – ha fatto la propria parte, grazie soprattutto all’incontro che ho avuto con il Presidente della Federazione Nazionale qui a Mazara del Vallo, fornendo dei consigli e accorgimenti utili affinchè questo palazzetto con pochissimi soldi spesi può essere utilizzato non solo per gli allenamenti ma per fare un campionato nazionale e da parte mia c’è la massima disponibilità.
Il prossimo 20 dicembre infatti – aggunge l’assessore – saranno presenti a Mazara del Vallo dei tecnici della federazione che insieme ai tecnici del comune faranno dei spopralluoghi e verificheranno quali piccoli accorgimenti effettuare per portare qui la prossima stagione a disputare il campionato nazionale».
La speranza per gli sportivi mazaresi è che si possa tornare a vedere il palazzetto dello sport pieno, magari non come un tempo in occasione delle gare di Serie A1 di pallamano, ma magari come quasi lo è stato in occasione degli incontri internazionali di arti marziali che hanno animato gli impianti di contrada affacciata nella settimana appena trascorsa.
Ma soprattutto, un palazzetto riempito da quelle discipline sportive indoor per le quali finora è sembrata latitare ampiamente la cultura, visti i tanti vuoti in occasione delle gare di basket nel campionato di divisione nazionale C di qualche anno fa e gli altri sport quali pallavolo e calcio a 5 costretti ad emigrare altrove.
Tommaso Ardagna