domenica, Novembre 24, 2024
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Tutti i “segreti” della Casa delle Farfalle di Palermo

Farfalle rare e insetti particolarissimi. Sono gli ospiti “segreti” della magica “Casa delle farfalle” di Palermo che dal 14 febbraio alle 11,30 aprirà le sue porte nel giardino di Palazzo Belmonte Riso (corso Vittorio Emanuele, 365). Un luogo di grande fascino, che fa parte del Polo Museale Regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo, che dal giorno di San Valentino e fino a metà giugno si trasformerà in un vero e proprio scrigno magico, grazie allo sfavillio di tantissime farfalle. Colori unici e sfumature rare che regaleranno ai visitatori un tuffo nel sogno incantato. A curare il progetto, che ha avuto da subito il pieno appoggio della direttrice del Polo Museale, Valeria Patrizia Li Vigni, e il sostegno dall’Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, è Enzo Scarso insieme al team di BuattaLab e con la collaborazione di Extroart. Un giardino d’inverno mozzafiato e pieno di meraviglie, tra cui la Morpho polyphemus, o Morpho bianca, una farfalla originaria della zona tra il Messico e la Costa Rica che, a differenza degli altri insetti appartenenti alla famiglia Morpho, è di colore bianco anziché blu. Particolare poi la Monarch Danaus plexippus, la farfalla migratoria per eccellenza, che riesce ad attraversare quasi 5 mila chilometri. Nativa degli Stati Uniti d’America, in autunno si sposta verso la California o il Messico perché non potrebbe sopravvivere alle temperature rigide del Nord. In primavera, queste farfalle riprendono il volo di ritorno che vede il susseguirsi di tre nuove generazioni di monarca, l’ultima delle quali, in autunno, ricomincia la migrazione verso il Messico. Sono quindi pronipoti dei migratori dell’anno prima che, natura vuole, sanno già la strada da seguire, percorrendo le stesse rotte dei loro predecessori e addirittura tornando a volte nello stesso albero. Presenti anche le “Papilionidae”, famiglia di farfalle spesso grandi e colorate le cui larve assomigliano agli escrementi di uccello per evitare di essere predate. Sono inoltre provviste di un organo biforcato, chiamato osmeterio, situato sul torace, che viene estroflesso in caso di estremo pericolo per produrre un odore nauseabondo e quindi repellente. Non solo farfalle, alla “Casa delle farfalle” di Palermo sarà possibile ammirare anche insetti rari e particolari, come il “Marmessoidea sp. “Cat Tien”, un fasmide proveniente dal Vietnam, dalle zampe turchesi e antenne rosse, che, quando si sente minacciato, emette una sostanza che odora di menta al fine di intimorire i potenziali predatori; e il “Phyllium philippinicum”, l’insetto foglia verde delle Filippine, re del mimetismo, che assomiglia per forma e colore ad una foglia verde. La femmina ha un addome che, in età adulta, viene ricoperto delle ali, non utilizzate per il volo, dotate di nervature come le vere foglie. I maschi invece, più longilinei, hanno antenne lunghe e ali funzionanti, utilizzati per la ricerca e il raggiungimento della femmina a scopi riproduttivi. La “Casa delle farfalle” è l’attrattiva da non perdere, come dimostrano le tantissime prenotazioni da parte di chi vuole assicurarsi con anticipo l’ingresso per poter apprezzare dal vivo le tante meraviglie custodite all’interno della struttura, confermando il Museo Riso come centro culturale di rilievo in Sicilia e oltre: “La realizzazione della Casa delle Farfalle presso il Museo Riso è un nuovo progetto che vuole offrire una ulteriore modalità di fruizione dei suoi spazi – dichiara Valeria Patrizia Li Vigni, direttrice del Polo Museale Regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo – Un’iniziativa strettamente collegata alla tutela e valorizzazione della natura, alla creazione di un atteggiamento collaborativo nei cittadini, all’approfondimento del dialogo natura/ cultura in linea con il messaggio del Polo Museale di cui oltre al Museo Riso ne fa parte anche il Museo di Palazzo d’Aumale di Terrasini con le sue ricche collezioni naturalistiche, archeologiche e antropologiche. Uno stimolo per una visita approfondita a questo patrimonio inesauribile della Regione siciliana. Un’attività in rete svolta dal Polo del Contemporaneo, che collabora con nuove istituzioni, come l’Associazione Mutilati e Invalidi di Guerra, e fa sistema per la diffusione dell’arte contemporanea in Sicilia, obiettivo prioritario del Polo. Attraverso l’apertura al pubblico di importanti siti culturali, il Riso apre un dialogo tra linguaggio storicizzato e contemporaneità”.

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