“Avevano personalizzato lo stupefacente spacciato attacandovi i propri adesivi personalizzati con la scritta BAD-BOYS, emuli dei più famosi trafficanti di droga visti nelle serie TV.”
I Carabinieri della Sezione Radiomobile di Trapani, diretti dal Mar. Magg. Andrea CASTALDI, che ha diretto personalmente l’operazione, hanno arrestato, in flagranza di reato ALAGNA Giovanni ed il figlio ALAGNA Ivan entrambi trapanesi, già noti alle Forze dell’ordine per i loro passati turbolenti.
Nella mattina di venerdì 25 c.m., i Carabinieri, dopo una serie di accertamenti facevano irruzione nell’abitazione di via Ardito. A nulla sono servite le urla dell’ALAGNA Giovanni rivolte al figlio per avvisarlo della presenza dei Carabinieri e quindi di disfarsi di quanto illegalmente detenuto. Il giovane, in fretta e furia ha raccolto lo stupefacente presente in casa e lo ha gettato nel cortile di due anziani coniugi confinanti con la propria abitazione, passando per un piccolo cortiletto, difeso da un grosso cane di razza Rottwailer. Tale estremo gesto è stato però inutile, in quanto i Carabinieri hanno intuito subito tutte le manovre elusive messe in opera da padre e figlio. Nel cortile dei vicini di casa è stata recuperata, dopo essere riusciti a mettere in sicurezza il grosso Rottwailer, una busta con all’interno circa mezzo kg di hascisc in panetti, appunto marchiati con la scritta “Bad-Boys” e un sacchetto con all’interno circa 40 grammi di cocaina purissima. La perquisizione domiciliare, effettuata con l’unità cinofila antidroga “RON” dei Carabinieri cinofili di Palermo, ha permesso di rinvenire mannitolo e bilancini di precisione ancora sporchi di cocaina, nonché circa 600 euro che il giovane ALAGNA Ivan aveva tentato di nascondere nella borsetta della fidanzatina presente in casa all’arrivo dei militari. Padre e figlio erano inoltre in possesso di evoluti scanner elettronici che servono per individuare eventuali “cimici “ messe dalle Forze di Polizia.
Entrambi sono stati arrestati . Dopo la convalida il padre è stato portato presso il Carcere “Pietro Cerulli” di Trapani, mentre al figlio, sottoposto agli arresti domiciliari, è stato messo il cd “braccialetto elettronico”.
Questa operazione mette in evidenza come a Trapani convivano diversi gruppi organizzati di spacciatori che gestiscono le loro attività illecite, facendo forza sul sempre crescente consumo di droghe leggere e pesanti tra i più giovani.