Non è facile dimenticare quanto accaduto nell’ultima gara di Capo d’Orlando ma quando gli sportivi incappano in queste terribili batoste, devono dimostrare, a se stessi e agli altri, di avere le capacità e la forza di reagire, di catalizzare quanto accaduto e di utilizzarlo come potente carburante.
La settimana di avvicinamento alla gara interna con il Basket School Messina non poteva che cominciare con un lungo “faccia a faccia” fra società, tecnico e giocatori. In un clima sereno ma senza peli sulla lingua si è fatta la disamina dello scivolone e si è trovato il giusto modo per riprendere il cammino: la certezza di un secondo posto, ancora tale, e finora meritatissimo. Uniti, determinati, brillanti, aggressivi e compatti: così i ragazzi di coach Ferrara si sono allenati per tutta la settimana. Al “PalaTreSanti” domenica arriverà la stessa squadra di Messina che lo scorso anno diede vita ad una partita elettrizzante. Diversi sono i protagonisti e diverso è il quintetto peloritano rispetto alla gara di andata dell’ottobre scorso quando la Libertas passò in trasferta, nettamente, con una prestazione imperiosa. Il presidente Paglino, i tecnici Ferrara e Zichichi, capitan Andrè, tutta la squadra vogliono riabbracciare il pubblico consapevoli di quanto accaduto sabato scorso ma animati dal massimo della volontà. Nessuno, a questo punto della stagione, vuole e può tirarsi indietro. Il progetto societario è sempre quello e tutti vogliono con ofrza collaborare per centrarlo, magari per andare anche oltre. Finora la squadra ha sempre deliziato il pubblico alcamese e a maggior ragione vorrà farlo anche contro Basket School Messina che, negli ultimi giorni, ha riportato in squadra l’ottimo play Fatallah e il lungo tiratore Kzenevic. Di contra, rispetto all’andta, la Libertas avrà un Vukoja in più nel motore mentre, rispetto alle ultime due uscite, tornerà in squadra il diciottenne Lorenzo Genovese che in terra messinese fu davvero straordinario con una serie incredibile di triple, scagliate anche da distanza siderale.