La Commissione tributaria provinciale di Trapani ha respinto due ricorsi avanzati da altrettanti contribuenti salemitani contro gli avvisi di pagamento della Tari 2016 che erano stati inviati dal Comune. In entrambi i casi i ricorsi facevano leva su presunti vizi di forma nelle comunicazioni degli uffici comunali e inoltre contestavano l’applicazione delle tariffe 2016 della tassa in virtù di disagi o di un presunto “mancato svolgimento” del servizio di gestione dei rifiuti. Rigettando le due richieste e pronunciandosi in favore del Comune, difesosi attraverso il suo ufficio legale, la Commissione ha tra le altre cose ritenuto “priva di fondamento giuridico” la contestazione formulata sulla base di un articolo della legge 147 del 2013: la norma, infatti, prevede una riduzione al 20% della tariffa ma soltanto in casi specifici, che non sono stati rilevati dai giudici. “Negli ultimi anni abbiamo abbassato il costo della Tari per i cittadini in concomitanza con l’aumento della raccolta differenziata – afferma il sindaco di Salemi, Domenico Venuti -, a dimostrazione del fatto che non abbiamo mai voluto applicare tariffe inutilmente gravose per le tasche dei cittadini. In questi anni abbiamo lavorato in silenzio cercando di tutelare tutti i cittadini – prosegue Venuti – a differenza di qualcuno, tra le file dell’opposizione, che in passato ha soffiato sul fuoco delle polemiche cercando in tutti i modi di mettere i cittadini contro l’Amministrazione e diffondendo l’idea che fosse giusto non pagare”. L’assessore comunale al Bilancio, Leonardo Costa, aggiunge: “Eravamo convinti delle nostre ragioni e la giustizia ci ha dato ragione. Siamo soddisfatti anche dei risultati raggiunti dall’ufficio legale del Comune, che affianca al meglio l’Amministrazione”.