Iniziata lo scorso 7 novembre all’insegna delle polemiche, la raccolta differenziata porta a porta in alcune zone della città.
Nelle vie Virgilio e Fardella e in piazza Martiri d’Ungheria sono stati tolti i cassonetti stradali ed è iniziato il ritiro dei rifiuti per ogni singola utenza domestica. Girando in questi giorni per le strade, non è stato difficile imbattersi nei mezzi della Trapani Servizi impegnati nel ritiro di carta, vetro, plastica, organico, rsu ecc. Il servizio viene espletato ogni giorno da mezzanotte alle 12.00 e, a parte alcune lamentale e qualche oggettiva difficoltà organizzativa da parte dei cittadini, in questa fase iniziale non è stata registrata nessuna criticità. E allora dove e perché nascono le polemiche?
Alcuni utenti sostengono che non sono stati informati in tempo per organizzarsi e reperire, ad esempio, i bidoni dove collocare i rifiuti.
Un’onda cavalcata immediatamente da alcuni esponenti politici e movimenti. Se da un lato, comunque, è vero che nei Comuni limitrofi, i contenitori per la differenziata, sia quelli condominiali sia quelli più piccoli, sono stati forniti dalla ditta che effettua il servizio, la mancanza degli stessi – pare infatti che non sia un prodotto che si vende nei negozi al dettaglio – non può costituire un alibi per astenersi dal suddividere i rifiuti, inserirli nei sacchetti (perché vanno bene anche quelli) e portarli davanti casa, anziché buttarli indiscriminatamente nel primo cassonetto utile, ossia in quello più vicino dove non si fa il “porta a porta”.
Si è perso già fin troppo tempo! Altra lamentela comune è quella della mancanza di informazione: l’amministrazione comunale avrebbe comunicato dall’oggi al domani l’inizio della differenziata senza fornire adeguati delucidazioni su come effettuarla e sul calendario da rispettare per conferire i rifiuti. In realtà non si tratta di un fulmine a ciel sereno, di una novità calata dall’alto, perché di differenziare i rifiuti se ne parla orma da tanti anni. Intanto perché è operativa da circa un decennio l’isola ecologica sul lungomare Dante Alighieri, poi perché sono state collocate numerose campane colorate in città ed infine perché da due anni si differenziano i rifiuti anche nelle frazioni trapanesi grazie ad un centro di raccolta mobile.
Per chi non lo ricordasse inoltre il progetto del “porta a porta” era stato presentato nel novembre 2013 e, in base ai piani, sarebbe dovuto partire entro pochi mesi da quella data e avrebbe dovuto interessare tutta la città e non solo alcune strade. Bisognerebbe arrabbiarsi per i ritardi, anziché per la mancanza di cassonetti. Teniamo sempre in mano il nostro smartphone, siamo perennemente collegati ad internet e non siamo in grado di scaricare dal sito web del Comune di Trapani il calendario per il conferimento dei rifiuti? Le informazioni ci sono, basta sapere leggere.
E anche gli amministratori di condominio avrebbero dovuto avere sentore del cambiamento in atto e delucidare i loro assistiti, del resto sono pagati anche per tenersi informati. Sul sito internet del Comune si trova inoltre il numero di telefono 347.125.36.44 per il ritiro a domicilio dei rifiuti ingombranti, altra nota dolente! Diverse aree cittadine sono mortificate dalla presenza di vecchie sedie, poltrone, carcasse di televisori, per non parlare delle vasche da bagno, materassi e dei materia di risulta di lavori edili.
E’ possibile che sia così difficile chiamare un numero, concordare il ritiro e attendere qualche giorno? Questa è la testimonianza della mancanza assoluta di senso civico da parte di alcune persone, probabilmente le stesse che non tolgono gli escrementi dei loro cani da strade e marciapiedi, dove tutti noi camminiamo. Un vero e proprio schifo! Un’immagine sporca e degradante. Carta, pacchetti vuoti e cicche di sigarette, bottiglie di vetro e di plastica.
Dalle traverse alle vie principali, i segnali di inciviltà sono sempre bene in mostra.
Neanche il tempo di pulire che c’è già qualcuno che sporca, che non riesce a concepire l’idea di cercare un cestino per buttare la carta e di tenerla in tasca fino a che non lo trova. Ma non è solo colpa di alcuni- è bene ribadirlo- non di tutti i cittadini. Della pulizia della città ne vogliamo parlare? Lascia sicuramente a desiderare! Trapani non è solo il centro storico, con le sue tre strade principali. Ci sono interi rioni lasciati all’incuria, dove secondo gli abitanti non si arriva a fare neanche l’ordinario: la pulizia della strade e dei marciapiedi e la diserbatura delle, poche, aiuole presenti. La scorsa estate, ad esempio, in un tratto della via XX settembre c’era l’erba alta più di un metro. E non è un’esagerazione! Ed era così anche per tante altre strade limitrofe alla via Fardella o vicino al Campo Coni. Per non parlare dei rioni popolari.
Viene da chiedersi se ci sia un forma di rassegnazione sia da parte dei nostri amministratori sia da parte degli abitanti. Ci vorrebbe uno scatto di orgoglio ed impegnarsi ogni giorno in prima persona differenziando i rifiuti, portandoli nelle campane (se nella zona di residenza non si fa il porta a porta), non buttando niente per terra, pulendo se il proprio cane sporca, rimproverando chi commette gesti incivili, pretendendo dalle Istituzioni che le strade siano pulite.
Pare un’utopia “differenziarsi” nella città più a sud dell’Italia, e forse lo è!