venerdì, Novembre 15, 2024
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Sbarco migranti della “Diciotti”,Pagano della Lega: Orlando e Tranchida li accolgano a casa loro

 

«Dopo Leoluca Orlando, ecco il sindaco di Trapani novello Saviano. Tutti alla ricerca di visibilità e tutti ad attaccare Salvini, l’unico che sta mettendo ordine nella gestione dei flussi migratori. Questi neo paladini della solidarietà e finta accoglienza, tutte queste magliette rosse, potrebbero fare un bel gesto: perché non ospitano a casa propria i migranti della Diciotti? Perché non ospitano nel loro letto il ghanese e il sudanese che hanno minacciato di morte l’equipaggio della nave che li aveva soccorsi? Predicano accoglienza.. e allora che inizino a dare il buon esempio..».
Questo è quanto ha dichiarato il vicecapogruppo della Lega alla Camera, Alessandro Pagano in merito all’imminente attracco della Nave Diciotti a porto di Trapani.
«Se la stessa determinazione usata per accogliere finti profughi, clandestini e anche qualche delinquente la utilizzassero per fare davvero i sindaci, per la propria comunità, per la sicurezza dei cittadini, per garantire il decoro del territorio, l’efficienza dei trasporti urbani, per evitare che i negozi di periferia chiudano e che migliaia di persone ogni anno continuino a fuggire dalle loro città, allora farebbero bene il proprio mestiere. All’accoglienza dei veri profughi, di chi scappa da guerre, ci pensano i ministri competenti. Il problema è bloccare gli arrivi, rimpatriare chi non ne ha diritto, garantire un’accoglienza dignitosa ai veri rifugiati, stroncare il traffico di essere umani e il business delle coop e della criminalità organizzata. Ed è quello che sta facendo Salvini in Italia e finalmente anche in Europa». Alessandro Pagano non usa mezze misure.
Intanto, sulla nave attesa ad un molo del porto trapanese, ci sono anche agenti della polizia di Stato e della Capitaneria di Porto. A bordo si trovano ovviamente i 67 migranti salvati in mare da un rimorchiatore italiano, la Vos Thalassa.
Matteo Salvini ha dichiarato che prima di autorizzare lo sbarco, attende di sapere nomi, cognomi e nazionalità dei violenti dirottatori, i quali, secondo il ministro degli Interni, dovranno scendere dalla nave Diciotti in manette.
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