La Festa di Maria Santissima dei Miracoli rappresenta la più alta espressione della cultura e dell’identità religiosa della Città. Festeggiarla, ogni anno, significa mantenere vive le tradizioni locali; rafforzando, tra i concittadini, il senso di comunità e appartenenza a un territorio, a una storia e a valori comuni e condivisi nel tempo. La devozione mariana è dunque un punto fermo della fede religiosa degli alcamesi che, ogni anno, si rinnova nei suoi rituali e nella sua spiritualità, per celebrare i “miracoli” elargiti dalla Madonna e per consegnare nelle Sue Sante Mani le incertezze, le difficoltà e le speranze quotidiane di una Città che vive la sua contemporaneità.
“Il culto mariano avvolge e coinvolge Alcamo dall’Alto Monte al Sacro Torrente. I luoghi dei santuari della Madonna dell’Alto e della Madonna dei Miracoli segnano un percorso di fede, devozione e suggestioni che trova la sua massima espressione nella Festa Patronale: la più importante della Città – afferma il Sindaco Domenico Surdi – perché rappresenta la festa di tutti Noi cittadini che, ogni anno, ci ritroviamo insieme, nel cuore del centro storico, per vivere momenti di intensa religiosità e tradizione, accompagnati da momenti di svago e folclore”.
“Il Tema caratterizzante i festeggiamenti della Patrona di Alcamo per l’Edizione 2018 – dice l’assessore alla cultura Lorella Di Giovanni – sarà “Il culto mariano nei riti, nella tradizione e nell’arte”. Per declinare questo Tema nell’immagine coordinata della Festa, l’Amministrazione ha deciso di valorizzare un elemento che contraddistingue la Sacra Statua: la Fascia ombelicale in oro, argento, corallo e avorio che avvolge il Bambino tra le braccia di Maria Santissima portata in processione. L’utilizzo di questo gioiello, realizzato dai Maestri orafi e argentieri siciliani nel settecento, appartenente al tesoro della Patrona e custodito nel Museo di Arte Sacra di Alcamo, vuole essere simbolicamente la sintesi fra l’arte e la tradizione popolare alcamese legata al culto di Maria SS. dei Miracoli”.
Il Tema della Festa troverà la sua espressione nella rievocazione storico-devozionale degli eventi miracolosi legati al ritrovamento dell’immagine sacra di Maria SS. Dei Miracoli, nella realizzazione di un corteo storico con figuranti, sbandieratori e musici accompagnati da cavalieri a cavallo e grossi buoi, unitamente all’allestimento di un villaggio medievale attorno alla fontana araba nell’antico e suggestivo quartiere di Santo Vituzzo e alla mostra del “Carretto Siciliano” nell’Atrio del Collegio dei Gesuiti.
La straordinaria fisarmonica del Maestro Pietro Adragna aprirà il palinsesto dei festeggiamenti, anticipando il tradizionale concerto che vedrà esibirsi sul palco il cantante e musicista Mario Incudine, uno dei personaggi più rappresentativi della nuova world music italiana. Il programma della Festa prevede, inoltre, passeggiate culturali lungo l’itinerario Mariano, artistico e naturalistico della Città, letture e laboratori per bambini, cibo di strada e bancarelle di dolciumi, teatro, cabaret, concerti corali, esibizioni circensi, spettacoli di danza, proiezioni cinematografiche, mostre, musei aperti e presentazione di libri, incontri culturali sul tema del Culto Mariano e canti popolari, l’Opera dei Pupi ed esibizioni di band emergenti.
La Città in festa, come pietra preziosa, sarà poi incastonata in un insieme tra fastose luminarie e illuminata dai tradizionali fuochi d’artificio.
L’ambientazione dell’evento interesserà i principali siti religiosi, culturali e naturalistici della Città, con particolare riferimento all’area pedonale del Corso VI Aprile, a Piazza Ciullo, al Castello dei Conti di Modica, al complesso monumentale del Collegio dei Gesuiti, al santuario della Madonna Maria SS. Dei Miracoli, al Santuario della Madonna dell’Alto, piazza Mercato, piazza della Repubblica ecc.
“La festa, quale momento religioso e di intrattenimento, si pone come tradizione e ritualità per i concittadini, fortemente legati al culto di Maria, e come marcatore di località per turisti, visitatori e pellegrini. Secondo questo paradigma – continua l’Assessore Di Giovanni – l’Amministrazione, grazie alla preziosa collaborazione del tessuto culturale e associazionistico locale, ha voluto creare momenti di svago e di intrattenimento per i cittadini e, allo stesso tempo, accrescere l’attrattività turistica della Città, mettendo in scena esperienze altamente tipicizzate sulla base dell’identità e tradizione religiosa locale legata al culto Mariano, al fine di intercettare le rotte del turismo religioso e culturale, favorendo così la fruizione dei luoghi e rafforzando l’esperienza emozionale e mistica del viaggio devozionale, spirituale e, al contempo, culturale e naturalistico”.