«Siamo spiacenti le piantine sono terminate», è quanto viene detto dai dipendenti dell’ufficio informazioni turistiche del comune di via XI maggio ai poveri turisti, quando questi ultimi ne fanno richiesta. «Sono in ristampa» continuano gli impiegati. Ma quale ristampa, in realtà queste piantine non solo non sono più disponibili da tempo, ma non risulterebbe alcun ordine di ristampa.
I turisti che arrivano in città dunque, animati di ottimismo che a tratti commuove nel volere visitare le bellezze architettoniche e paesaggistiche del luogo, se si rivolgono all’ufficio comunale preposto alle informazioni turistiche, non ricevono alcun aiuto.
Benvenuti dunque a Marsala, città a vocazione turistica. In effetti come frase è bella, carica di speranze destinate a restare inespresse però. Oltre allo stato di abbandono in cui versano ANCHE le vie del centro storico piene di spazzatura e ai siti archeologici chiusi e infestati da sterpaglie, quel che resta da vedere della città, non è dato saperlo.
Questa evidentemente è l’accoglienza che l’assessore al Turismo del Comune Andrea Baita, insieme ai suoi colleghi di giunta, offrono ai turisti che giungono in città.
Eppure – ci fanno notare alcuni lettori – «il Comune incassa regolarmente la tassa di soggiorno. E allora perché l’amministrazione comunale non è in grado neanche di fornire un servizio minimo essenziale?»