Martedì 28 maggio alle 18.00 al Cre.Zy. Plus dei Cantieri Culturali alla
Zisa, in via Paolo Gili 4, Palermo, il Gruppo Italia 243 di Amnesty
International presenta il libro dell’autore Ibrahima LO: Pane e acqua.
Dal Senegal all’Italia passando per la Libia, (edizione Villaggio Maori)
da cui è stato tratto il film di Matteo Garrone: Io Capitano.
Dialogheranno con l’autore Alessandra Sciurba, Coordinatrice della
Clinica legale Migrazioni e Diritti dell’Università degli Studi di
Palermo; Lisa Caputo, Dottore di ricerca in Diritti Umani, che
presenterà l’iniziativa dei cittadini europei Stop Border Violence e
Moustapha Jarjou, studente gambiano adesso di stanza a Palermo, che nel
2015, per raggiungere l’Italia ha dovuto percorrere, anch’egli, la rotta
centrale migratoria attraverso la Libia:
“Non sono scappato dalla mia terra perché morivo di fame e non vivevo in
guerra, ma volevo studiare! ggi sono uno studente dell’Università di
Palermo e insieme ad altri ragazzi ho dato vita all’impresa
multiculturale Kirmal di cui vado fiero!”
Modererà l’incontro Roberto Zampardi del GI 243 di Amnesty International.
Pane e acqua è la narrazione autobiografica della storia di Ibrahima,
sopravvissuto al viaggio attraverso la rotta migratoria centrale, ovvero
quella che dal Senegal e dal Gambia centinaia di migranti percorrono
ogni giorno, attraversando il Sahara e nutrendosi del pane e dell’acqua
concesso dai torturatori, imprenditori del business del traffico di
umani, per raggiungere la nostra terra, che di promessa ha poco e nulla.
L’autore racconta dei lager libici e del naufragio a cui ha dovuto far
fronte in prima persona, mettendo su carta il terrore e la speranza di
un giovane ragazzo ignaro delle conseguenze della propria
intraprendenza. L’italia lo accoglie a modo proprio, in un misto di
razzismo e ipocrisia tipico della nostra società, che vuol integrare a
parole ma… di fatto non perdona.
Si ringrazia la libreria Modus Vivendi di Palermo per la gentile
collaborazione all’iniziativa.