“Il giudizio dell’Alta Corte verso i magistrati è la negazione del principio di separazione dei poteri e conferma ancora una volta che l’imbarazzo di molti membri del governo di definirsi antifascisti è in linea con le loro scelte pericolose, sostanzialmente fasciste e certamente anticostituzionali, che rischiano di isolare in campo internazionale e far tornare a vergogne del passato regime, l’Italia.
La Costituzione prevede il CSM come organo di autogoverno della magistratura. Non si comprende invece come questa presunta ‘Alta Corte’ dovrebbe giudicare disciplinarmente i magistrati e, soprattutto, non è chiaro quali saranno i componenti di questa Corte, chi li dovrebbe nominare. È notorio che il controllo di un potere dello Stato su un altro mina lo stato di diritto, che è il nucleo di una democrazia che rispetta i diritti e al tempo stesso è elemento costitutivo per far parte della stessa Unione Europea. La European Association of Judges ha prontamente dichiarato che tali provvedimenti ipotizzati dal governo di Giorgia Meloni colpiscono in modo definitivo il principio di indipendenza della magistratura, certificando un vero arretramento culturale rispetto al quale serve essere vigili e fermi.
Come verrebbe giudicato un magistrato che ha in corso un procedimento a carico di un politico? Questo sistema dell’Alta Corte rischierebbe di mettere un bavaglio, come già avvenuto con i media, anche al potere giurisdizionale e di indagine; e per questi motivi serve subito sensibilizzare i cittadini che sarebbero i primi a vedersi non riconosciuto il diritto alla giustizia”.
Lo dichiara Leoluca Orlando, capolista nelle Isole per Alleanza Verdi Sinistra alle Europee, in merito al ddl costituzionale proposto dal Ministro Nordio per la modifica dell’ordinamento della magistratura
