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“Le donne e il lavoro” il tema della prima inchiesta con cui “L’inchiesta Sicilia” torna online

“Le donne e il lavoro” il tema della prima inchiesta con cui “L’inchiesta Sicilia” torna online da mercoledì 1 maggio. Una squadra che si rinnova con l’ingresso di un nuovo editore e di un nuovo direttore, puntando i riflettori su temi come le politiche di genere, i diritti delle donne e la leadership femminile

Torna online mercoledì 1 maggio “L’Inchiesta Sicilia” (www.inchiestasicilia.com). Un nuovo editore, un nuovo direttore, una nuova veste grafica per una testata storica che ha sempre raccontato la realtà senza veli. Torna online nella giornata dedicata ai lavoratori e lo fa con un’inchiesta che punta i riflettori in modo particolare sulle donne e sul complicato e spesso inconciliabile rapporto il mondo delle professioni. Un focus anche su quel che vuol dire per le donne straniere conciliare famiglia, lavoro, identità culturali e sogni.

Raccontare il mondo delle donne attraverso le stesse donne, questo è quello che “L’Inchiesta Sicilia” farà attraverso specifici approfondimenti sulla questione di genere, il supporto alle donne leader e alla difesa dei diritti delle donne.

Ciò sarà possibile anche grazie al contributo che arriverà dal nuovo editore, Mediter Italia, casa editrice affiliata alla rete europea per la cooperazione Mediter Aisbl, con sede a Bruxelles. Una realtà editoriale che ha sempre prodotto collane di testi di cui siano protagoniste e autrici le donne, dedicate anche ad analisi e documenti a firma di autori intellettuali e personalità indipendenti e anticonformiste 

Confermata la grinta di sempre di una redazione di giornalist* indipendenti la cui storia ha inizio nel 1996 e che oggi continua a non volersi fermare per essere sempre e comunque al servizio dei lettori dando loro la possibilità di conoscere, approfondire, riflettere.

«Una bella e nuova avventura – afferma il nuovo direttore, Gilda Sciortino – che, come tutte le nuove avventure, non deve mai dimenticare le sue radici. Fondamentale, infatti, la squadra che si avvale di due colonne portanti di questa testata, come Clara Di Palermo e Patrizia Romano, che sono parte di questa storia, ma che vede nuovi ingressi in redazione, come quello di Victor Matteucci, saggista, esperto di cooperazione e di politiche internazionali. Una storia che non si ferma, ma che intende scrivere nuovi capitoli che abbiamo al centro sempre e solo la ricerca di verità.  Lo faremo a partire soprattutto dalle donne perché è un mondo sempre da scoprire e del quale parleranno loro stesse attraverso le loro voci e le loro parole, in prima persona o attraverso la capacità dei nostri cronisti di raccontare un mondo meraviglioso di umanità tutto da svelare. Abbiamo deciso di ricominciare l’1 maggio perché data simbolica da tanti punti di vista, ma anche per ricordarci noi stess* che, di fronte alla necessità di fare giustizia attraverso la verità, non ci si può fermare. In nessun caso e in nessun momento».

Numerose le rubriche – lavoro, diritti, cultura, spettacolo, arti visive, Sicilia nel mondo, solo per fare alcuni esempi – che consentiranno di raccontare la nostra terra attraverso i tanti impulsi che la connotano, offrendo un punto di vista ampio anche su quanto accade oltre lo Stretto e nel resto del mondo. Di interesse strategico della testata saranno la tutela del patrimonio storico e culturale locale, la difesa dell’ambiente, la promozione di uno sviluppo sostenibile, l’impegno in merito alle questioni meridionali con particolare attenzione al lavoro, alla legalità, all’antimafia e al disagio sociale. In tutto questo ci verrà in aiuto una rete di associazioni e di esperti sempre più ricca con cui “L’Inchiesta Sicilia” collabora da tempo, ma che sta crescendo sempre di più.

Tenendo sempre presente che, alla base di questa storica testata, c’è stata e ci sarà comunque la forte relazione con i lettori, indiscussi protagonisti della società, che vogliamo coinvolgere sempre di più facendoli sentire parte attiva di un progetto che intende crescere ogni giorno di più. Quindi, che dire di più? Buona lettura, ma soprattutto intanto BUON 1° MAGGIO.

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