sabato, Novembre 23, 2024
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Enzo Amato Màs (Trikke e Due Cabaret): “La mia esperienza a Makari 3 e il ‘balletto con Piccionello’

“Una esperienza unica e indimenticabile. E’ stata la comparsa più bella della mia vita. Molti mi hanno detto ‘Ma perchè non scegli di fare questo?’. Se mi chiameranno in futuro sarei l’artista più felice del mondo” 

C’è un marsalese doc nella serie tv “Màkari 3” e non uno qualunque. Nei panni di un collaboratore scolastico simpatico e ‘ballerino’ – in una scena insegna passi di danza agli studenti – troviamo la domenica sera su Rai 1 anche Enzo Amato Màs, che con i suoi 46,700 follower su Instagram e milioni di like su TikTok, è uno dei comici siciliani più seguiti, vantando alcune ospitate nel programma ideato da Fiorello “E Viva il Videobox” su Rai 2. Enzo, fondatore del gruppo comico Trikke e Due Cabaret (insieme al “compare” Nicola Anastasi), ci racconta la sua esperienza accanto a Claudio Gioè e Domenico ‘Piccionello’ Centamore: 

“La mia esperienza a Makari 3? Ho sempre seguito Makari, è una fiction che sento “nostra” ed è uno spot lunghissimo al nostro straordinario territorio. L’anno scorso mando una mail per poter fare la comparsa/figurante e dopo 5 minuti ricevo una chiamata da un responsabile del casting della serie tv: “Enzo, che piacere! Sono un tuo fan, in famiglia siamo tutti tuoi fans”. E la chiamata è durata tantissimo, ho dovuto fare anche delle battute a telefono a tutte le persone che mi passava al cellulare. “Ma quale comparsa…?! Farò in modo di farti avere una piccola parte recitata/parlata”. Poco dopo mi arriva il testo di una parte da studiare. Ero felice, nella parte parlavo proprio con Lamanna e Piccionello, due miti. 

Arriva l’estate e i miei impegni con Nicola Anastasi e i Trikke e Due Cabaret mi portano lontano dalla Sicilia, proprio nel momento che arriva la chiamata per girare la mia scena. Devo per forza rinunciare, a malincuore. A luglio inoltrato arriva una nuova chiamata: “C’è una particina per te, non parlante, ma se vuoi fare l’esperienza ti aspettiamo”. Accetto e vado. Sarò il bidello della scuola che è presente in tutte le puntate della terza stagione. Una settimana di riprese. Una settimana dentro la macchina di una fiction Rai. Meraviglioso. Stiamo tutto il giorno a contatto con la troupe, con gli attori, con le comparse. 

Una esperienza unica e indimenticabile. Scopro, con sorpresa, che mi riconoscono quasi tutti: chi lavora nella scuola, gli operatori, gli attori, i tecnici, i collaboratori. Conoscono i miei video/reel e inizio a fare selfie e video-messaggi da mandare agli amici e ai parenti di alcuni dello staff cinematografico. Perfino Claudio Gioè, durante una pausa, mi ha detto: “Tu sei il famoso tiktoker, complimenti”. Imbarazzato e felice. Giro anche una piccola parte parlata che probabilmente non andrà mai in onda per esigenze di montaggio e tempi/durata di una singola puntata. E recito proprio con Gioè e Domenico Centamore (Piccionello). Peccato, ma rimane la fantastica esperienza di un ciak “tutto per me”. 

Una settimana di caldo, ma le giornate volano, si girano decine di scene nella scuola. Poi arriva il giorno della scena del “mio balletto”. Scherzo con gli attori e comparse che interpretano gli alunni, faccio – per passare il tempo – durante una pausa il mio balletto che ho sempre fatto nei miei spettacoli di cabaret con Nicola Anastasi. Questo balletto lo notano, da lontano, anche i registi e i responsabili delle riprese. Mi chiamano e decidono che quel balletto doveva essere ripreso e mandato in onda. Chi non è dentro il “ciak” balla lo stesso insieme a me e ai ragazzi. 

Tra una pausa e un’altra della scena stessa, Domenico Centamore decide di unirsi a noi e inizia a ballare per un po’ insieme a noi. Decine i telefonini pronti a riprendere questo “dietro le quinte” inaspettato. Seguiranno altri due giorni bellissimi, dove tutti ballano la mia “coreografia”, compresi quelli dello staff e tutti mi fanno i complimenti per aver fatto gruppo e portato allegria dentro il set. Resto in contatto con quasi tutti i ragazzi della scuola e chatto spesso con Piccionello, un uomo straordinario, un attore bravissimo. Umiltà, disponibilità, allegria. Un mito che diventa “mio amico”. 

E’ stata la comparsa più bella e indimenticabile della mia vita. Molti mi hanno detto durante il set: “Ma perchè non scegli di fare questo? Sei portato, al primo ciak eri già sicuro, deciso e professionale… Credici!”. Io potrei anche crederci ma non sono un produttore cinematografico, se mi chiamassero in futuro sarei l’artista più felice del mondo”.

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