lunedì, Novembre 18, 2024
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Trapani: “Prima di tutto la salute”

Ieri a palazzo d’Alì, il Sindaco Tranchida e gli Assessori Virzì e Barbara, assieme alla dott.ssa Cricchio coordinatrice del Distretto Socio Sanitario D50, hanno incontrato l’Avv. Ferdinando Croce, nuovo direttore generale dell’Azienda Sanitaria provinciale di Trapani.
Il Sindaco, dopo aver manifestato apprezzamento per il garbo istituzionale dimostrato ed essersi complimentato per la carica assunta dall’Avv. Croce, ha subito voluto affrontare il tema caldo relativo alla condizione socio sanitaria in provincia di Trapani, manifestando prioritariamente l’esigenza di una rinnovata intesa collaborativa istituzionale tra il Comune di Trapani, il Distretto Socio Sanitario D50 e la stessa ASP di Trapani, atteso che sono molte le pratiche in agenda in attesa di definizione concertativa fra i due Enti; tanto per quanto riguarda la prassi per la concessione dell’assegno di inclusione (ADI), strumento che assieme al supporto per la formazione e il lavoro, sostituisce il reddito di cittadinanza, quanto per una visione di insieme sul distretto Socio Sanitario D50 che racchiude l’interesse baricentrico dei comuni vicini al Comune di Trapani dal punto di vista geopolitico quali i comuni di Erice, Valderice, Custonaci, San Vito Lo Capo e Buseto Palizzolo ma anche i comuni a sud di Paceco, Misiliscemi e le isole Egadi.
Si è passato poi ad altri argomenti, sui quali il Sindaco di Trapani ha richiamato l’attenzione del Direttore Generale dell’Asp; argomenti già oggetto dell’attenzione della Conferenza dei Sindaci, (ultima tenutasi nel mese settembre 2023), e che riguardano tanto la criticità interessante la dotazione organica dei punti ospedalieri, pronto soccorso, reparti e guardie mediche, quanto la vicenda del possibile allargamento del servizio di pronto soccorso con l’impiego di medici extracomunitari e del potenziamento della dotazione organica dei presidi ospedalieri; situazione molto delicata e che comporta reali difficoltà nel rispondere alla quotidiana domanda di salute dei cittadini.
Si è trattato quindi, il tema specifico della radioterapia, rispetto alla quale il Sindaco Tranchida ha ricordato che al tempo in cui era sindaco di Erice (circa 15 anni fa) assieme al Comune, ha ceduto all’ospedale Sant’Antonio parte di terreno di proprietà del Comune di Erice per realizzare il reparto di radioterapia. Ha anche ricordato che, al tempo sono state raccolte a supporto oltre 20000 firme presentate al Presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo e che, nonostante siano passati i governi di centrodestra e centrosinistra e siano stati promessi ed assicurati tanti finanziamenti, ad oggi, si rimane in attesa dell’inizio dei lavori.
Questo è un tema rispetto al quale ci si assume anche una responsabilità politica che l’Asp non può più rinviare, atteso che risulta che tra Roma, Palermo e l’Asp di Trapani ci siano i fondi ma non si comprende il motivo per cui non si sia proceduto con gli appalti almeno per iniziare, anche a stralci, il servizio radioterapia 2 che potrebbe evitare ai tanti poveri cittadini affetti da tumori di spostarsi per la radioterapia in provincia o addirittura nella provincia palermitana.
Il sindaco di Trapani ha poi raggiunto un altro elemento riguardante, sostanzialmente, il destino prossimo venturo dell’ex ospedale Rocco La Russa, ponendo un interrogativo all’Avv.. Croce, affinché possa farsi portavoce nelle sedi deputate… per quale motivo gli ammalati trapanesi e della provincia di Trapani devono fare i turisti spostandosi nelle Regioni e nelle cliniche private convenzionate del nord, e la Regione Siciliana non valuta la possibilità di fare un’operazione di investimento, magari con gli stessi privati, perché alla fine non scandalizza il sistema pubblico- privato anche in sanità ? Così facendo, la Regione potrebbe intestarsi la tutela della salute dei più deboli che non possono permettersi il lusso di farsi curare fuori e quindi garantendo loro il diritto alla salute e alla vita.
L’ospedale Rocco La Russa rappresenterebbe un presidio dove poter investire in termini di eccellenza considerando il manufatto, la cubatura, e la location e il collegamento baricentrico, atteso che dista appena 300/400 metri dallo svincolo autostradale di Milo; in sostanza, occorre ricercare il modo affinché la Regione piuttosto che sovvenzionare cliniche nordiche per i viaggi della speranza sia punto di eccellenza locale appetibile dai privati con cui convenzionarsi.
Il Sindaco ha anche evidenziato all’Avv. Croce che la ZES di prossima realizzazione prevede un’area baricentrica nell’area perimetrale al sito autostradale di Milo nella quale l’Asp ritiene di realizzare anche una struttura ospedaliera di comunità e in questa direzione c’è un’intesa anche attraverso i rispettivi servizi tecnici per accelerare il processo dell’Asp per avviare la procedura di variante.
Si è anche convenuto di convocare la Conferenza dei Sindaci per la prossima settimana e riprendere un lavoro che in un certo qual modo era stato avviato dal precedente commissario e poi dall’ ing. Sfera commissario in ultimo, per capire di ridisegnare – fermo restando l’avallo dell’Assessorato Regionale alla Sanità, – anche una valorizzazione come i presidi di eccellenza sanitaria i vari ospedali della provincia di Trapani dando indicazioni specialistiche.
In ultimo, Sindaco di Trapani ha informato l’Avv. Croce sulla buona intesa che in atti esiste con l’università di Palermo che si è manifestata favorevole all’avvio di corsi in area socio – sanitario e, dunque, ha proposto di aggiornarsi per un confronto con il Rettore, per meglio capire se il corso di studi di medicina internazionale (che sarebbe una versione di medicina 2 in lingua inglese) possa effettivamente essere attivato nella città di Trapani e ciò garantirebbe supporto al sistema sanitario locale.
In argomento l’Avv. Croce ha dimostrato molta attenzione dichiarandosi disposto ad affrontarlo in tempi brevi.

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