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A Catania la prima di “Comusì”

A Catania il 31 gennaio la prima di “Comusì”:la rivoluzione musicale per il suono dell’identità siciliana
Il 31 gennaio 2024, alle 20:30, al Tinni Tinni Arts Club di Catania, in Via Scuto 19, sarà presentata alla stampa l’ambiziosa iniziativa Comusì – Coesione Musicale Siciliana, dedicata alla valorizzazione e alla creazione di occasioni di cooperazione per tutti coloro che riconoscono l’importanza del “Suono dell’Identità Siciliana”. A presentare il progetto sarà Giuseppe Strazzeri, discografico e promotore dell’idea, che dialogherà con i protagonisti del mondo musicale catanese, e Francesco Giunta, che rappresenta una lunga stagione della discografia siciliana e del canto in siciliano.La Sicilia, ricca di storia e cultura, si prepara ad abbracciare un nuovo capitolo nella sua narrazione musicale con Comusì – Coesione Musicale Siciliana, un progetto che mira a promuovere e preservare il tesoro culturale rappresentato dalla musica e dalla lingua siciliana. Con l’obiettivo di valorizzare, senza distinzioni di generi musicali, le caratteristiche della musica prodotta in Sicilia, sia in termini identitari, sia come esperienza di crescita professionale che unisce musicisti di formazione e generazioni diverse. Questa iniziativa nasce dalla consapevolezza dell’importanza vitale di mantenere la musica come componente essenziale non solo dell’identità culturale dell’Isola, ma dell’intera nazione, contribuendo così a rafforzare il senso di comunità e di appartenenza.“Nel corso di febbraio 2023 – dice Giuseppe Strazzeri (fondatore della Mhodì Music Company) – sul sito: www.comusi.it , abbiamo avviato un sondaggio che ha evidenziato un interesse significativo da parte degli artisti e dei musicisti siciliani. Inoltre, è emersa un’importante osservazione: la presenza di una disinformazione nel panorama musicale contemporaneo, che porta a confondere le radici della musica siciliana con altre tradizioni, come la musica partenopea o la neo-melodica.” L’idea iniziale di Comusì è quella di promuovere e diffondere la musica degli artisti siciliani che si esprimono sia in lingua italiana sia in siciliano, attraverso un database online e servizi mirati, creando un gruppo coeso per ottenere il riconoscimento del valore culturale che questa iniziativa merita, anche a livello politico e di patrimonio regionale.In occasione della conferenza stampa, sarà presentata un’uscita collettiva di più artisti e band che hanno da subito sposato il progetto. I Beddipresenteranno il video del brano “A centru di munnu” che sarà anche colonna sonora del Carnevale di Acireale 2024 e il Quartetto Areasud con Za vecchia/Un puddicinu mostrerà in anteprima il videoclip del brano che esplora la dimensione fiabesca e onirica del repertorio calabro-siculo e che fa parte del nuovo lavoro discografico Dorandismo. Curamunì: che con il loro singolo “Silenzio” raccontano come spesso ci siano troppi giri di parole, ricordando che il silenzio è nobile. Mimì Sterrantino e Davide Campisi: Presenteranno “Scinni”: un brano che parla della boriosità, che molto spesso percepiamo negli ambienti che ci circondano, ma dove la semplicità farà sempre da padrona.  Gli artisti coinvolti condividono gli obiettivi di Comusì: unire gli artisti siciliani per promuovere la diversità musicale e preservare l’identità culturale; creare una rete solida per favorire la collaborazione tra artisti, produttori e appassionati di musica; ottenere il riconoscimento e il supporto necessario, a livello regionale e nazionale, per la promozione della musica siciliana. 
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