Debutta mercoledì 24 gennaio, alle ore 21.00 nella Sala Strehler del Teatro Biondo di Palermo, La belva giudea – Spettacolo al meglio dei cinque round di e con Gianpiero Pumo, in scena con Filippo Panigazzi, regia di Gabriele Colferai.
Lo spettacolo è prodotto dal Teatro Biondo in collaborazione con Dogma Theatre Company; repliche fino al 28 gennaio.
Tratto dalla storia vera di Herzko Haft, pugile professionista nella Germania del dopoguerra, lo spettacolo racconta, in cinque capitoli e altrettanti round, con incalzante ritmo cinematografico, la rocambolesca vita di quest’uomo di origine ebraiche soprannominato la “Belva giudea”.
Internato in un campo di concentramento all’età di quattordici anni, Herzko non si arrese mai al suo destino e resistette alle persecuzioni del nazismo guidato dall’amore per Leah.
Dotato di una buona stazza muscolare e una notevole resistenza fisica, fu scelto da un ufficiale delle SS come “volontario” per incontri di boxe fra prigionieri. Herzko vinse 75 incontri e sopravvisse alla prigionia. Una volta libero, sbarcò negli Stati Uniti dove prese il nome di Harry Haft, nell’intento di ritrovare la sua amata Leah, che a sua volta si era rifugiata in quel paese. Ma come farle sapere che anch’egli si trovava lì? Per riuscire nell’impresa pensò che il suo nome dovesse apparire su tutti i giornali e l’unico modo era quello disfidare sul ring il campione del mondo dei pesi massimi, Rocky Marciano.
L’incredibile vita di Harry riflette problematiche molto attuali: le discriminazioni razziali, le migrazioni, la disperazione di chi fugge dalle guerre, la spettacolarizzazione della violenza, la volontà di riscatto. La boxe restituisce alla “Belva giudea”la dignità che nel suo paese gli era stata negata. Nonostante la violenza in esso connaturata, questo sport non fa distinzione di razza, di credo religioso o paese di provenienza. Sul ring tutti sudano allo stesso modo. Tutti sanguinano allo stesso modo.