In Italia 2.800 Comuni senza sportelli bancari, Fidimed continua ad
aprire sedi
per essere a fianco delle imprese con un rapporto fisico e diretto.
Montesano all’inaugurazione della sede di Verona: “In poco più di due
anni erogati 500 milioni a 3mila imprese, continueremo ad aprire nuove
sedi”
“In Italia ben 2.800 Comuni sono rimasti senza
sportelli bancari, una condizione che priva molte imprese di un rapporto
fisico e diretto con il mondo del credito nel momento in cui più che mai
hanno bisogno di supporto per liquidità, scorte e investimenti in uno
scenario aggravato dall’aumento dei tassi da parte della Bce. Fidimed,
intermediario finanziario nazionale 106 vigilato, ha come missione
quella di essere sul territorio al fianco delle imprese e su questa
linea Fidimed continua ad aprire sedi in Italia”. Lo ha detto Fabio
Montesano, A.d. di Fidimed, spiegando ai numerosi imprenditori e
professionisti presenti le ragioni dell’inaugurazione della nuova sede
di Verona, in via Alberto Dominutti, 6.
Montesano in questa occasione ha annunciato: “Fidimed, che è già
presente con proprie sedi in Sicilia, Bari, Napoli, Roma, Milano e
Novara, e inoltre su tutto il territorio nazionale con una fitta rete
commerciale, ora è a disposizione delle imprese di Verona, del Veneto e
di tutto il Nord-Est e continuerà ad aprire altre sedi, così come
prevede il nostro Piano industriale, creando alleanze e sinergie a
servizio delle esigenze delle imprese. Grazie a questa formula vincente
e alla partnership con Banca Progetto, in poco più di due anni abbiamo
erogato finanziamenti diretti in pool a oltre tremila imprese per oltre
500 milioni di euro”. In proposito, Giuseppe Pignatelli, responsabile
Direzione Imprese di Banca Progetto, ha elogiato “la rete e il network
di relazioni che Fidimed è riuscito a creare e che consente anche alla
nostra challenger bank di raggiungere un gran numero di piccole e medie
imprese sul territorio”.
Montesano ha concluso: “Invito le donne vittime di violenza, assistite
dai centri antiviolenza, che vogliano avviare un’attività autonoma per
acquisire l’indipendenza economica e crearsi una nuova vita, a
richiederci il ‘Microcredito di libertà’ che, primi in Italia, eroghiamo
a tasso zero con l’intervento dell’Ente nazionale Microcredito. Abbiamo
già erogato il primo prestito per aprire un’attività che sta funzionando
e numerosi altri progetti sono in istruttoria. E’ un formidabile
strumento per dare una risposta concreta al bisogno di affermare nella
nostra società il diritto delle donne alla parità”.