La paziente tunisina della quale il ginecologo palermitano Biagio Adile avrebbe abusato sessualmente sia nello studio privato che in ospedale, si è costituita parte civile al processo. Adile era primario nel reparto di ginecologia dell’ospedale “Cervello” a Palermo. Il medico venne arrestato lo scorso 2 novembre a seguito della denuncia presentata dalla stessa tunisina di 28 anni. Secondo la paziente, Adile avrebbe preteso di essere “pagato” per il suo impegno sanitario con “servizietti” sessuali. A prova di quanto affermato, la tunisina ha registrato con il telefonino una conversazione con il primario che attesterebbe le violenze subite e che incastrerebbe lo stesso specialista. La tunisina era ospite di una casa famiglia in provincia di Palermo e si era rivolta al primario per risolvere un problema ginecologico.