Parlare di femminicidio, ma parlarne tutti i giorni, questo l’impegno che dobbiamo assumerci nei confronti di Marisa e Anna, vittime di femminicidio nella nostra provincia, di Giulia – che avrebbe dovuto festeggiare la sua laurea e di cui invece verrà celebrato il funerale – e di tutte le altre donne uccise per mano degli uomini ma anche e soprattutto nei confronti delle donne che subiscono violenza tra le mura domestiche e possono ancora essere salvate.
Le tante manifestazioni che si stanno svolgendo in questi giorni nella nostra provincia sono fondamentali ma il ruolo del Partito Democratico deve essere quello di non fare calare l’attenzione negli altri 364 giorni: ecco perché saremo presenti alle manifestazioni organizzate ma con l’impegno di occuparci di questo tema soprattutto a partire da domani, quando il silenzio sarà calato, portando la discussione all’interno degli organismi – ma soprattutto aprendoli ai contributi esterni – per elaborare proposte concrete in favore delle donne.
Un lavoro importante e profondo che devono portare avanti insieme le democratiche e i democratici perché questo dramma non riguarda esclusivamente le donne e un cambiamento culturale possiamo ottenerlo soltanto se, insieme, con i gesti e le parole corrette remiamo dalla stessa parte.
Ecco perché, a partire dal inguaggio di genere – che non è un capriccio né una ideologia – e arrivando alla parità salariale, che rappresenta l’indipendenza delle donne, tutto è necessario per raggiungere la parità reale e non soltanto di facciata. Solo così si permetterà a questa paese di fare quel salto di qualità tale da consentirci di non dover più celebrare il 25 Novembre.