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“Sei un mistero blu” di Giorgia Leuratti: il corpo vivo del linguaggio

È disponibile in libreria e nei principali store online dal 10 novembre, “Sei un mistero blu” di Giorgia Leuratti edito da Controluna Edizioni.

Seconda raccolta dell’autrice, dopo “Inchiostro” – edita nel marzo 2022- Sei un mistero blu” si pone in continuità con la visione di una poesia che nasce come urto. Se nella prima raccolta, il motore dell’urto era il vuoto, la sua esplorazione e la sua intermittenza; in questa sede la sua forza è la pienezza, landa estrema e ricolma, arena dove si realizza l’estrema battaglia fra l’io che deforma e l’io invaso dalla commozione.

Si legge nella prefazione ad opera di David La Mantia:

“… Ma il luogo prediletto dalla poeta, quello in cui, più di ogni altro, si combatte (e si perde?) la battaglia, è rappresentato dai nostri corpi. Corpi contorti. Gomiti, mani, occhi, zampe, volto, schiena, ciglia, vertebre. Una torsione di muscoli e ossa nell’abbraccio, che lo rende momento di sofferenza, più che attimo di gioia”.

Sei un mistero blu elegge la poesia come strumento necessario alla narrazione di una storia la cui forza si sprigiona dalla deflagrazione del tempo e dalla deformazione della spazialità come diretta conseguenza dello sguardo poetico.

Alla temporalità lineare cui la storia viene oggettivamente affidata, convive una temporalità altra che conduce la parola ad un cortocircuito fino a tramutarla in materia magmatica, malleabile: la parola-materiaprende corpo e diviene entità a sé stante, soggetto di sperimentazione che indaga il mistero del linguaggio, il suo catapultarsi e l’accadimento che ne è l’origine.

43.

Vedetta invocai, su di un campo sconfinato

vedetta triviale sulle fronde boschive

ove intrepide, d’ogni sorta brulicavano

creature e fantasmi.

Traslucidi, dal lume pervasi

d’interni bagliori, scostavan le zolle

per entrarvi, scivolarvi, estasiati

spauriti, poi arditi.

Il tuo volto ribalta, le zolle della tenerezza.

Giorgia Leuratti nasce a Roma nel 1994. Nel 2018 si laurea in Lettere presso l’Università degli Studi dell’Aquila con una tesi sul drammaturgo francese Antonin Artaud, che sancirà l’inizio di un crescente interesse verso la scrittura e il teatro.

Tornata a Roma studia critica teatrale presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico diplomandosi nel 2020 con una tesi sulla figura dei clown, da Jean Starobinski a Pippo Delbono. Negli stessi anni comincia a scrivere per la testata giornalistica Quarta Parete divenendo giornalista nel gennaio del 2022.

Dieci anni fa inizia una ricerca poetica e stilistica fondata sulla sperimentazione del linguaggio e sulla creazione immaginifica, originata da una visione della scrittura come mezzo vitale di urgenza espressiva.

Esordisce nel 2022 con la sua prima opera “Inchiostro”, edita da Robin Edizioni.

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