Allucinante violenza nel il carcere palermitano di Pagliarelli: detenuto aggredisce poliziotto con una violenza tale da provocargli l’asportazione della milza e la frattura di diverse vertebre. Lo denuncia Calogero Navarra, segretario regionale per la Sicilia del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria: “Ennesimo grave episodio di violenza in un carcere siciliano. Nella Casa circondariale di Palermo Pagliarelli si è infatti consumata una brutale aggressione da parte di un detenuto nei confronti di un Assistente Capo Coordinatore di Polizia Penitenziaria. Durante la contestazione di un procedimento disciplinare, non gradendo l’iter sanzionatorio, un detenuto ad Alta Sicurezza ha improvvisamente e proditoriamente colpito con un pugno in faccia il poliziotto, provocandone la caduta a terra: successivamente, il detenuto ha continuato a colpirlo ripetutamente con calci all’addome e alla schiena, tanto da spappolargli la milza e fratturandogli alcune vertebre. L’Assistente Capo Coordinatore di Polizia Penitenziaria è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso dove, operato d’urgenza, ha subìto l’asportazione della milza. Attualmente la prognosi è riservata e verrà sciolta a 24 ore dall’intervento. Grande solidarietà e vicinanza al collega ferito gravemente ed ai suoi familiari, ma questa è la goccia che fa traboccare il vaso: basta violenze contro la Polizia Penitenziaria. Pretendiamo che lo Stato tuteli i suoi servitori!”.
“Una cosa è certa”, dichiara Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE: “il SAPPE non mollerà di un centimetro e non fermerà le proprie rivendicazioni per garantire ai poliziotti penitenziari la massima incolumità fisica in servizio. Per questo chiediamo di essere dotati di taser per fermare le agressioni dei detenuti violenti, Noi siamo e saremo sempre al fianco dei poliziotti penitenziari di Palermo Pagliarelli, della Sicilia e della Nazione tutta che, per i difficili e rischiosi compiti ai quali quotidianamente assolvono, meritano attenzione e rispetto!”. “La situazione penitenziaria è sempre più critica” – conclude – “a causa di una popolazione detenuta refrattaria al rispetto delle regole, abituata da anni alla consapevolezza che tutto gli è dovuto. Chiediamo l’immediata applicazione dell’articolo 14 bis dell’ordinamento penitenziario, che prevede restrizioni adatte a contenere soggetti violenti e pericolosi”.