«Le notizie che emergono in queste ore sono allarmanti. Nonostante i progressi normativi in materia di trasparenza e anticorruzione e nonostante la presunta maggiore responsabilità politica delle classi dirigenti, sembra che la criminalità organizzata e mafiosa in particolare, tenti ancora di infiltrarsi pesantemente, e talvolta apertamente, come sembrerebbe dalle indagini della Dia nel comune di Custonaci, nei governi delle città, condizionando gli equilibri politici e amministrativi. Il mio auspicio, condiviso da tutti gli amministratori che hanno scelto da tempo di stare doverosamente da parte dello Stato, senza alternative possibili, è che si rafforzi sempre più questa consapevolezza. Mi auguro che le nuove classi dirigenti delle città siano sempre più determinate nell’evitare zone grigie e sospette nella ricerca del facile consenso. Ovviamente, da garantisti, attendiamo l’esito e la conferma delle indagini invocando esemplare giustizia. Tuttavia, non possiamo negare che si tratti di notizie inquietanti e che il sacrificio di quanti hanno perso anche la vita nell’azione di contrasto alle mafie, come i giudici Falcone e Borsellino e non solo, va onorato ogni giorno con i propri comportamenti».
Queste, le parole del sindaco di Trapani Giacomo Tranchida, intervenendo sull’operazione antimafia di ieri denominata “Scialandro” che ha portato a 21 misure restrittive in provincia di Trapani. Il primo cittadino, inoltre, ringrazia pubblicamente la Direzione Investigativa Antimafia, la Polizia di Stato di Trapani e il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Trapani che hanno portato avanti l’operazione, plaudendo per il risultato raggiunto.