martedì, Novembre 19, 2024
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“Dante nei libri d’artista”, al Museo Etnografico Siciliano “G. Pitrè”

Giunge a Palermo, grazie alla generosa accoglienza dell’Assessore alla Cultura Giampiero Cannella, il progetto “Dante nei libri d’artista”, promossa dalla FUIS, Federazione Unitaria Italiana Scrittori. Il progetto ha ricevuto il patrocinio del Comitato Nazionale Dante 2021 per la celebrazione dei 700 anni dalla morte del Sommo Poeta. La FUIS, nella persona del professore Natale Antonio Rossi co-presidente, ne ha affidato la curatela a Stefania Severi, membro della FUIS e direttore artistico della Cooperativa Sociale Apriti Sesamo. La manifestazione, unica tra le tante che nelle celebrazioni sono state attivate, ha portato alla realizzazione di 30 libri d’artista ad opera di altrettanti autori che si sono ispirati alle opere di Dante ed alla sua vita.
La prestigiosa tappa siciliana si deve al fattivo interessamento di Sarà Favarò, delegata FUIS per la Sicilia. Merito del progetto è che gli artisti hanno operato la loro scelta in modo che tutta la produzione dantesca fosse presa in considerazione. Altro merito è la varietà delle forme e dei materiali con cui sono stati realizzati questi libri: il libro oggetto, il leporello o organetto, il libro tradizionale, il rotolo, il libro in scatola, i fogli in cartella… e le tecniche vanno dall’acquerello più tradizionale all’immagine computerizzata. Anche i materiali sono vari, dalla più comune carta al tessuto fino alla realizzazione di intere pagine polimateriche. Sono stati così coinvolti incisori, illustratori, pittori, scultori, fiber artisti… Ecco le loro scelte. Della vita di Dante sono stati ricordati il suo aspetto fisico (Vito Capone), le donne che lo hanno accompagnato (Maria Pia Michieletto), e alcuni dei luoghi dove ha vissuto (Raffaele Arringoli). Le opere sono state analizzate tutte: la loro summa (Carla Gugi); le Rime (Primarosa Cesarini Sforza e Massimiliano Kornmüller); il Convivio (Silvana Leonardi); la Vita Nova (Enrico Pulsoni, Marco Sani e Vincenzo Scolamiero); De Monarchia (Maria Cristina Crespo); De Vulgari Eloquentia (Vittorio Fava); la Questio de Aqua et Terra (Salvatore Giunta). Quanto alla Divina Commedia, c’è chi ha voluto trattare tutte e tre le Cantiche (Gianleonardo Latini, Mauro Molinari e Maria Grazia Tata), chi solo l’Inferno (Antonella Cappuccio, Capri-Otti, Bruno Conte e Teresa Pollidori), chi il Purgatorio (Maria Pina Bentivenga, Giovanni di Carpegna Falconieri, Lucia Pagliuca, Sandro Pazzi e Giovanni Tommasi Ferroni) e chi il Paradiso (Letizia Ardillo, Franca Buscaglia, Francesca Cataldi, Elisabetta Diamanti e Salvatore Macrì). È stato realizzato un bel libro-catalogo che reca in copertina la riproduzione di una pagina miniata di una Divina Commedia (1477-78) conservata nella Biblioteca Casanatense di Roma. Si ringraziano: le autorità, la Dott.ssa Patrizia D’Amico con lo staff del Museo, la Dott.ssa Sara Favarò, delegata FUIS Sicilia.

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