Affidato alla società Geomar di Maria Pia Musumeci, l’appalto per il servizio triennale di gestione degli impianti di depurazione della rete fognaria e idrica negli agglomerati di Calderaro e San Cataldo Scalo in carico all’Irsap, Istituto regionale per lo sviluppo delle Attività produttive, che subentrato agli ex consorzi Asi ha preso la gestione delle infrastrutture al servizio delle aree industriali siciliane, fra cui gli impianti di depurazione.
Il servizio è stato affidato con un importo di gara pari a 665.854 euro soggetto a ribasso e 6.985 per oneri sulla sicurezza non soggetti a ribasso. La società Geomar ha offerto un ribasso pari al 44,4519 per cento. L’esito della procedura è stato comunicato nel corso della seduta pubblica del 22 febbraio presso l’Ufficio periferico Irsap di Caltanissetta al termine della verifica degli atti a cura del Rup, l’aggiudicazione provvisoria è stata giudicata congrua e dunque resa definitiva. Il servizio riguarda la gestione per i prossimi 3 anni di tutte le reti idriche e fognarie dei due agglomerati industriali del capoluogo nisseno, compresi i due depuratori destinati esclusivamente alla depurazione dei reflui provenienti dalle aziende insediate nelle aree industriali.
«L’IRSAP ha provveduto a prendere in carico la gestione dei beni strumentali realizzati dai Consorzi ASI della Sicilia (uffici, strade e reti correlate, sistemi idrici, fognari e depurativi, etc.) – spiega l’Amministrazione dell’IRSAP – nelle more del trasferimento in concessione al gestore unico del servizio idrico integrato dei predetti impianti ai sensi dell’articolo 172 del decreto legislativo n. 152/2006 – continua – che prevede appunto che gli impianti di acquedotto, fognatura e depurazione gestiti dai Consorzi per le aree ed i nuclei di sviluppo industriale siano trasferiti in concessione d’uso al gestore del servizio idrico integrato dell’Ambito territoriale ottimale (ATI) in cui ricadono in tutto o per la maggior parte dei territori serviti, secondo un piano adottato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio, sentite le regioni, le province e gli enti interessati».