martedì, Novembre 19, 2024
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Morte cardiaca improvvisa: la sfida è educare alla prevenzione

“La morte improvvisa in età pediatrica e giovanile”: è la giornata dedicata alla prevenzione delle malattie del cuore dei bambini e dei più giovani promossa ieri a Villa Magnisi in occasione della Giornata mondiale del cuore (World Heart Day), che si celebra il 29 settembre di ogni anno. Obiettivo: educare alla salute del cuore, coinvolgendo istituzioni, famiglie, medici e sanitari.

Le malattie cardiovascolari sono la principale causa di decessi in tutto il mondo, compresa l’Italia. La letteratura medica parla di circa 1000 decessi l’anno come prima causa di morte improvvisa tra bambini, adolescenti e giovani adulti apparentemente sani. 

Un quadro che allarma i medici. “Manca ancora la consapevolezza che facendo prevenzione, con un semplice elettrocardiogramma, se diagnosticate in tempo certe patologie possono essere curate. L’Ecg andrebbe istituzionalizzato in tutte le scuole, ma servono anche aree di ricerca specifiche per sviluppare le migliori pratiche sia nello screening che nella valutazione dei rischi”. Così il presidente dell’ordine dei medici di Palermo Toti Amato, consigliere della Fnomceo.

Anche per il consigliere dell’Omceo Giorgio Picone: “La prevenzione e la gestione dei fattori di rischio restano i migliori strumenti di difesa. Quando i sintomi sono ignorati purtroppo il decesso improvviso giovanile, ma anche infantile, diventa la prima e l’ultima manifestazione della malattia. Oggi l’Omceo punta sull’aggiornamento costante dei medici e lo sviluppo della medicina scolastica, promuovendo nelle scuole percorsi di Blsd-basic per addestrare i ragazzi alle manovre di primo soccorso da praticare in casi di emergenza”. 

“La nostra sfida è informare e diffondere la cultura della prevenzione coinvolgendo famiglie, istituzioni e sanitari per un’adeguata e tempestiva gestione della malattia”, ha detto Rosaria Sparacello, presidente dell’associazione Piccoli Battiti, che opera in Sicilia da un decennio per proteggere “i cuori più deboli”. Che ha tracciato poi anche un bilancio dell’attività: “Grazie a diversi progetti e alla collaborazione con altre onlus siamo riusciti a controllare circa 7000 cuoricini e scoperto anche importanti anomalie attraverso un lavoro di cardio protezione promosso nelle scuole”. Ai lavori della giornata hanno partecipato, tra gli altri, Gaetano Thiene, professore ordinario di Anatomia patologica dell’università di Padova, Gianfranco Ciaramitaro, cardiologo elettrofisiologo del policlinico Paolo Giaccone di Palermo, Marcello Traina professore di Scienze motorie dell’università di Palermo e Calogero Comparato, direttore della Uoc di Cardiologia pediatrica dell’Arnas-Civico di Palermo.

L’evento è stato promosso dall’associazione Piccoli Battiti, in collaborazione con l’Omceo, ed è stato realizzato nell’ambito del progetto “Io vorrei un sorriso per ogni battito” grazie alla partnership con la Uoc di Cardiologia pediatrica dell’Arnas Civico e i patrocini del 118 Palermo-Trapani e l’ordine delle professioni infermieristiche.

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