Dalla proclamazione degli eletti al Consiglio Comunale di Catania, le cittadine e i cittadini catanesi continuano ad assistere ad uno spettacolo surreale che ci preoccupa.
Il gruppo catanese di Europa Verde stigmatizza questo balletto irresponsabile, al quale non si sottraggono nemmeno esponenti “di punta” delle forze politiche e richiama – prima di tutto le forze della città interessate a una vera alternativa – alla costruzione di una opposizione dentro e fuori le istituzioni.
L’opposizione progressista, sia pur sconfitta duramente nelle ultime elezioni amministrative, secondo noi, non incalza maggioranza e amministrazione per lo sfascio devastante della città, in buonissima parte generato dalle stesse nel corso degli ultimi vent’anni di malgoverno, invece litiga al suo interno, si spacca, lacera e si lacera.
In queste prime battute, PD e M5Stelle (uniche forze politiche rappresentate al Consiglio), si sono mossi come se, un tempo alleati– e in quanto alleati capaci di costruire insieme ad altri partiti e realtà civiche un prezioso percorso di programma partecipato – siano diventati oggi avversari se non addirittura nemici.
“Questa è pura irresponsabilità civile – spiega Mauro Mangano, Co-Portavoce di Europa Verde Sicilia -, direi che siamo oltre l’infantilismo politico. C’è un programma di buongoverno da rispettare e fare valere nelle istituzioni cittadine. C’è un metodo di partecipazione e coinvolgimento da tutelare e riprendere in maniera necessaria ed imminente”.
L’allarme arriva dopo una sequenza di fatti sconcertanti. Prima aperture ed alleanze poco credibili e ininfluenti, poi scelte di “bandiera” da parte di chi avrebbe dovuto sentire la responsabilità di garantire un percorso unitario, infine fughe in avanti e atti poco chiari nelle sedi ufficiali.
Catania, come detto, è nella morsa perversa dello sfascio che genera consenso e produce nuovo sfascio: ambientale, civile, umano. Poi ancora rifiuti, traffico, servizi sociali e scolastici, povertà e degrado civile, criminalità: la città è alla paralisi, al punto ancor più buio della sua storia.
Riteniamo sia necessario ripartire dai processi partecipati, seppellire interessi e ripicche di nessun conto e dare alla città un’altra voce e un’altra speranza di futuro, subito.