Costruire la pace, dare una casa istituzionale agli artigiani di pace, attraverso l’istituzione di un Ministero della Pace, la cui missione sia la giustizia sociale e la realizzazione dell’impegno sancito, all’indomani del secondo conflitto mondiale, nella Carta delle nazioni Unite del ’45: “salvare le generazioni future dal flagello della guerra”.
È questo il tema, ma anche la ‘mission’ di un convegno che il 2 ottobre prossimo, a partire dalla ore 10, vedrà riuniti all’Ars a Palermo (sala Piersanti Mattarella) un gruppo di enti e soggetti per illustrare alcuni aspetti della campagna nazionale che punta all’istituzione del nuovo dicastero.
Associazioni, intellettuali, attivisti e semplici cittadini si incontreranno e confronteranno perché il progetto politico di un Ministero della Pace divenga concreto e non sia percepito come mera indicazione, marginale e utopica, di buone intenzioni. Il progetto, presentato e proposto a diversi esponenti politici, è stato già accolto nei territori con la costituzione degli “assessorati della pace” in diverse città italiane.
Il convegno, dal titolo «Ministero della Pace. La non violenza: stile di una politica per la pace» è stato proposto dalla rete di associazioni promotrici della campagna per il Ministero della Pace, accolto e promosso dal gruppo parlamentare regionale del M5S, e patrocinato dall’Assemblea Regionale Siciliana e dalla Regione Siciliana.
Nel corso dell’incontro, i relatori e gli esperti, provenienti dal mondo dell’associazionismo, dei movimenti e delle reti concretamente impegnate a vari livelli nella costruzione della pace, approfondiranno la proposta, definiranno le possibili competenze del Ministero e degli assessorati alla pace nei territori: promozione di politiche di pace, disarmo, difesa civile non armata e non violenta, prevenzione e riduzione della violenza sociale, qualificazione delle politiche di istruzione, mediazione sociale e giustizia riparativa.
Apriranno il convegno con i saluti istituzionali, la deputata M5S Cristina Ciminnisi, il vice presidente dell’Ars Nuccio Di Paola e il presidente dell’Anci Sicilia, Paolo Amenta. Le conclusioni sono affidate a Monsignor Antonino Raspanti, presidente della Conferenza episcopale siciliana. L’incontro è aperto a tutti. Chi volesse partecipare deve registrarsi presso la segreteria del convegno scrivendo alla mailcristina.ciminnisi@ars.sicilia.it entro il 30 settembre