Una serata magica, intrisa di emozioni, colori e passioni quella del 22 Settembre con cui il Coro Lirico Siciliano ha inaugurato il nuovo Teatro open air della ‘area archeologica delle Terme romane di Santa Venera al Pozzo in Aci Catena.
E’ stato un vero risvegliarsi dal torpore e il successo tripudiato da una gremita cavea ha acceso di speranza e gioia la serata di apertura della speciale edizione del Festival promosso dall’ente lirico siciliano che continua a affermarsi come la manifestazione più acclamata dal pubblico e dalla critica dell’estate siciliana.
Il Coro Lirico Siciliano e l’ensemble orchestrale in residence del Festival Lirico dei Teatri di Pietra, diretti come di consueto magistralmente da Francesco Costa ha esaltato le pagine più note dei grandi musicisti legati fortemente alla Sicilia: Franco Battiato e Giuni Russo.
Più di due ore di concerto con un programma incentrato sulla produzione musicale più celebre, ma anche più intima e spirituale di Battiato reinterpretata in una chiave acustica singolare dalle risonanze che fanno eco alla classica, al popolare e al pop: Prospettiva Nevskij, Segnali di Vita, L’animale, Povera patria, L’ombra della luce, L’era del cinghiale bianco, Stranizza d’amuri, Bandiera bianca, Cucurucu, La Cura, Centro di gravità permanente, Voglio vederti danzare sono stati i brani che hanno omaggiato l’arte mistica e universale del celebre cantautore etneo.
L’evento concertistico di inaugurazione ha potuto godere della partecipazione di un nutrito parterre di eccellenti voci: Rita Botto, Sonia Addario e Alberto Munafò. In modo particolare è stata fortemente apprezzata la superba prova di Munafò nel celebre inno poetico di Battiato “La Cura”.
Oltre alla magnificente interpretazione canora e scenica del Coro Lirico Siciliano e della formazione orchestrale si deve sottolineare l’esecuzione magistrale di Gianluca Abbate, virtuoso pianista, che ha regalato emozioni anche nell’intervento poetico di Maria Grazia Falsone.
Tra i momenti più ricchi di energia e coinvolgimento, l’omaggio a Giuni Russo: oltre alla struggente e intima interpretazione di “Strade parallele”, con la particolare interpretazione di Rita Botto, si è realizzato, in una inedita versione per coro lirico e orchestra firmata da Corrado Neri, uno dei brani che ha contraddistinto la carriera di Giuni Russo, “La sua figura”, ispirato al cantico di san Giovanni della Croce.
Una serata evento per il rinato Teatro di pietra della cittadina etnea, un ulteriore successo firmato Coro Lirico Siciliano, una inaugurazione in grande stile per il Festival Lirico dei Teatri di Pietra che si conferma tra le manifestazioni di prestigio e di rilievo artistico a livello nazionale e internazionale e definita come la stagione più “cool”