lunedì, Novembre 25, 2024
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Trionfi al Teatro Antico di Taormina

DOPO I SUCCESSI DELL’OMAGGIO AI PINK FLOYD E A ENNIO MORRICONE SI CONCLUDE LA SEZIONE TAORMINESE CON L’INNOVATIVA OPERA IN LINGUA DEI SEGNI

CLIP PINK FLOYD – https://wetransfer.com/downloads/0892ea380fed3cb63e514fb71da2c1bf20230823122355/159c444449e89e17fe40673928f6983f20230823122409/0b4ba3?trk=TRN_TDL_01&utm_campaign=TRN_TDL_01&utm_medium=email&utm_source=sendgrid

CLIP MORRICONE – https://wetransfer.com/downloads/18420e4391fa09d1ce8e3b87539bdda720230824091508/f4954acedd4f54c9710690cd15144e0220230824091527/a69df5?trk=TRN_TDL_01&utm_campaign=TRN_TDL_01&utm_medium=email&utm_source=sendgrid

Si è avviato con un vero trionfo il trittico musicale ideato dal Coro Lirico Siciliano per il Teatro antico di Taormina per l’edizione 2023 del Festival Lirico dei Teatri di Pietra.

Un teatro letteralmente gremito, plaudente e con continue standing ovation ha definitivamente consacrato la kermesse artistica e musicale, diretta artisticamente da Francesco Costa, come la stagione di riferimento del Meridione.

Dopo i successi senza precedenti dell’omaggio ai Pink Floyd e al sinfonismo di Ennio Morricone, la sezione taorminese del Festival si concluderà con l’innovativa, inedita e “rivoluzionaria” opera lirica verdiana, per la prima volta in assoluto, anche nella lingua dei segni.

Dopo i trionfi al Teatro greco di Siracusa e al Teatro greco di Tindari, sarà il Teatro della Città del Centauro a ospitare l’innovativo e inedito progetto che ha operato una vera e propria rivoluzione culturale e sociale, in quanto per la prima volta dal vivo anche le persone sorde hanno potuto godere di un caposaldo del melodramma italiano grazie alla collaborazione tra il Coro Lirico Siciliano, ideatore e produttore della manifestazione, e l’Associazione “Sicilia, turismo per Tutti” di Siracusa, nella persona di Bernadette Lo Bianco.

Il capolavoro del Cigno di Busseto sarà realizzato in maniera completa e innovativa con una particolare mise en espace firmata dal talento registico di Salvo Dolce, con effetti che regaleranno allo spettatore un vero e proprio intimo coinvolgimento nel dramma in tre atti ispirato a “La Dame aux camelias” di Alexandre Dumas figlio.

Assoluti protagonisti due tra i complessi di maggiore rilievo, il Coro Lirico Siciliano e l’Orchestra Filarmonica della Calabria, diretti da Filippo Arlia. L’aria festosa e spensierata dell’opera lirica sarà arricchita dai ritmi travolgenti e dalla forza evocativa della danza andalusa grazie al Balletto originale flamenco di Murcia (Spagna) diretto da Matilde Rubio, per una notte intrisa di magia, mito ed eternità.

Il melodramma verdiano vedrà schierati nomi di rilievo internazionale: a interpretare il ruolo di Violetta Valery il soprano italo – francese Chrystelle Di Marco, dalla voce torrenziale e ricca di pathos, il tenore Giulio Pelligra, artista siciliano affermato in tutti i più rinomati Teatri d’opera internazionali, sarà Alfredo Germont, mentre il baritono Mario Cassi commuoverà con la paterna interpretazione di Giorgio Germont. Il ricco parterre vocale sarà completato da giovani ed affermati
artisti lirici: Licia Toscano (Flora Bervoix); Maria Grazia Tringale (Annina); Davide Benigno (Gastone); Alex Franzò (Barone Douphol); Marco Tinnirello (Marchese d’Obigny); Riccardo Bosco (Dottor Grenvil); Pietro Di Paola (Giuseppe); Sezer Akkaya (Commissionario); Sergio Rao (Domestico di Flora).

Ancora una volta una programmazione di alto livello per una manifestazione che riscuote sempre crescenti successi di pubblico e critica e che promette, anche per quest’anno, di regalare emozioni uniche in luoghi suggestivi dove, attraverso il sapiente lavoro degli artisti, la leggenda corre verso l’eternità.Un festival della durata di 2 mesi che produce oltre 40 serate di spettacolo nei principali parchi archeologici, nei più blasonati teatri antichi e greci ma anche nelle zone meno note, che posseggono gioielli di inestimabile pregio che attendono di essere conosciuti e valorizzati, nell’ottica della instancabile opera di decentramento culturale che contraddistingue l’attività dell’Ente siciliano sin dalla sua costituzione.

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