“Stiamo seguendo con molta attenzione la vicenda dello stupro di gruppo di luglio consumato a Palermo da un gruppo di carnefici ai danni di una ragazza inerme, le parole non bastano per esprimere il nostro disprezzo per questi giovani senza futuro che hanno bruciato la vita di una povera ragazza”.
A dichiararlo è Claudio Marchesini, Segretario Territoriale Responsabile dell’UGL di Palermo
“Sappiamo per certo – spiega il sindacalista – che molti casi in particolare quelli attuati da un singolo soggetto rimangono impuniti per paura di ritorsioni da parte della vittima spesso successivamente all’abuso subito minacciata ma anche per vergogna della stessa a rendere pubblico un reato così grave e devastante, occorrerebbe allungare i termini della carcerazione preventiva, al fine di impedire che con la scadenza dei termini i criminali possano essere messi in libertà reiterando i loro crimini”.
“Incoraggiamo chi sa di tali fatti ad aiutare le vittime – conclude Marchesini – oggi le forze dell’ordine sono preparate a dare supporto, il silenzio, l’omertà e la paura sono i principali complici di questi esseri immondi, aiutiamo le vittime a sfondo sessuale con la vicinanza e la testimonianza attiva, ognuno di noi nessuno escluso deve combattere tali barbarie, in primis le famiglie base per corretti modelli sociali ed educativi e il sistema giudiziario dalle maglie talvolta troppo larghe quindi garantista verso chi non merita nessun rispetto”.