Caro Domenico Dolce,
figlio fortunato della nostra bellissima terra, francamente ho trovato di cattivo gusto le parole che hai speso nei confronti dei giovani siciliani da te definiti: “sfaticati senza dignità e senza voglia di lavorare”.
Conversando giornalmente con i giovani provenienti da ogni angolo della Sicilia, posso dirti invece che la maggior parte di loro hanno le idee chiare e sanno cosa vogliono, risultano spesso più intuitivi e creativi degli adulti talvolta resi più cinici e scoraggiati dalla vita. Questo credo sia normale e penso sia un ulteriore merito in una terra che li sottopone a mille difficoltà e disagi, dove non sempre è una scelta decidere se andare via o rimanere. Chi è cresciuto al Sud conosce la privazione, la fatica, l’arte si inventare e adattarsi e non sempre questo è un esercizio divertente.
Colpevolizzare i ragazzi dall’alto della tua posizione di privilegio, non ti rende onore e di sicuro non serve a cambiare lo stato attuale delle cose, in un mondo sempre più più arido di umanità, dove, chi come Te dopo aver trovato fortuna lontano da casa, sembra aver cancellato e dimenticato le proprie origini.
Ci sono tanti giovani che ogni giorno faticano, inseguono i loro sogni e lavorano duro, con intelligenza e creatività, malgrado i luoghi comuni, i facili giudici e le stupide generalizzazioni esternate con un senso superiorità di cui francamente avremmo fatto a meno.
io prima da padre e poi da uomo delle istituzioni, mi limiterei a dirti che sento il dovere di appoggiarli e stare dalla loro parte.
Ma da Siciliano a Siciliano mi spingo a dirti che l’hai proprio “scafazzata”.
A Milano forse potrai atteggiarTi per queste frasi offensive che hai voluto, sprezzante, lanciare ai nostri giovani, ma qui ai tuoi conterranei sei apparso veramente per quello che sei “un pirocchiu arrinisciutu”.
Con l’auspicio che in futuro possa mettere a freno il Tuo narcisismo e la Tua arroganza, ti invito, la prossima volta, ad accendere il cervello prima di aprire bocca.
Mi chiedo se Tu stia riflettendo sulle parole pronunciate. E se Tu abbia compreso che sia il caso di chiedere scusa visto che sono apparse davvero inappropriate e lesive nei confronti di tutti i giovani e di tutti i Siciliani”.
Così in una nota il deputato all’Ars Vincenzo Figuccia.