Domenica 23 luglio, con inizio alle ore 21, nell’atrio del Collegio dei Gesuiti a Mazara del Vallo, andrà in scena Médèa. Arcana Opera in Canto, del regista e scrittore Giacomo Bonagiuso con l’apporto di Riccardo Sciacca che firma le musiche.
L’opera è una riproposizione moderna del mito euripideo di Medea, tradotta da Bonagiuso in lingua madre, il siciliano arcaico, e messa in scena in allestimento musicale interamente cantato, così come avveniva originariamente nelle tragedie greche.
Identica la trama, rispetto all’originale classico, ma interessante la trasposizione moderna che ambienta lo scontro tra Giasone e Medea in epoca risorgimentale siciliana. Sullo sfondo di una rivoluzione mancata, che molti hanno anche definito una sostituzione di padroni, in Sicilia, l’ufficiale piemontese Giasone, a seguito di Garibaldi, dopo essersi invaghito della bellissima Medea, siciliana, medita di ripudiarla per acquisire potere nei ranghi del regno piemontese. Lo scontro è fisico, storico e musicale, poiché i mondi linguistici e armonici dei due sono appunto inconciliabili, così come inconciliabili appaiono le mire, in desideri, le passioni. Il dramma è quindi trasposto sia in chiave letteraria, che in chiave linguistica, storica e musicale.
“Volevo raccontare il tema dell’estraneità, in qualche modo a partire dalle nostre stesse radici — dice Bonagiuso. Volevo riflettere su quanto siamo stati, e a volte restiamo stranieri a noi stessi in una nazione che non ha sanato a fondo le sue contraddizioni linguistiche, culturali e antropologiche. La storia di Medea è la storia di una straniera respinta in terra straniera, ancor prima che il tragico epilogo del figlicidio si compia. È un tema che oggi urla la sua urgenza, perché siamo stranieri molte volte in molti contesti ma continuiamo ad avere paura del diverso, dello straniero, come se non fossimo noi per primi ad essere collocato in una erranza assoluta di ogni nostra radice”.
In scena Roberta Scacciaferro, Riccardo Sciacca, Erika Cusumano, Gloria Stallone, Federica Nuccio, Matilde Sofia Fazio e lo stesso Bonagiuso.
L’ingresso sarà libero ma consentito fino ad esaurimento dei posti a sedere disponibili. La manifestazione apre il Festival della Luce, IV edizione, dedicato alle contaminazioni ed è patrocinato dalla Pubblica Amministrazione della Città di Mazara del Vallo.
Dopo la prima mazarese, lo spettacolo sarà in tour siciliano, ad agosto, a Salemi nell’ambito delle Salìber Festival, al Teatro di Andromeda, a Selinunte e a San Vito Lo Capo.