«C’è il mio impegno affinché arrivi presto in aula all’Ars la discussione del nuovo disegno di legge sulla caccia in Sicilia. La questione, che necessita di una nuova regolamentazione, è già stata discussa in Commissione attività produttive, dove abbiamo ascoltato i rappresentanti delle associazioni di categoria». Lo ha detto il deputato regionale Nicolò Catania (FdI) che ieri è intervenuto al dibattito organizzato a Marsala per discutere di proposte e risoluzioni per la circolare ministeriale n. 557. «Finalmente in questa legislatura abbiamo ripreso il disegno di legge il cui iter non è stato mai completato in passato – ha detto Catania – l’obiettivo è quello di fare una legge chiara che inquadri la figura del cacciatore come custode del territorio. Rimane di base il rispetto delle regole e la condanna del bracconaggio». L’onorevole Catania ha pure chiarito che «non si possono non avere in Sicilia luoghi autorizzati per le gare di puntamento e per gli addestramenti dei cani da caccia». Il deputato ha illustrato l’esempio della Toscana dove la sola attività dei campi di addestramento e di competizione per i cani da punta rappresenta l’1% del Pil della Regione. «Da qui l’esigenza di regolamentare questa attività anche in Sicilia», ha concluso l’onorevole Catania.